La filiera dell'Automotive e il settore sul quale si giochera la sfida europea nel cambiamento strutturale del sistema produttivo e il futuro industriale del Mezzogiorno. L'industria automobilistica italiana e collocata, infatti, prevalentemente nel Mezzogiorno. Nei primi 9 mesi del 2024, gli stabilimenti del Mezzogiorno hanno fornito quasi il 90% degli autoveicoli prodotti in Italia, ma hanno perso piu di 100mila unita sul 2023 (-25%). Lo stabilimento di Melfi ha visto da solo una perdita di quasi 90mila unita (-62%), ma anche gli altri stabilimenti - in crescita nella prima parte dell'anno - sono entrati in territorio negativo, con cali che hanno interessato sia gli autoveicoli (Pomigliano, -6%) che i veicoli commerciali (Atessa, -10%). E' quanto si legge nel rapporto Svimez 2024. Ad aggravare il quadro, e stato sospeso l'investimento da oltre 2 miliardi per la realizzazione della gigafactory di batterie a Termoli, che indica una generalizzata vulnerabilita europea nella transizione all'elettrico.
La filiera estesa nel Mezzogiorno dell'Automotive vale quasi 13 miliardi in termini di valore aggiunto, di cui piu di quattro quinti in Campania (29%), Puglia (20%), Sicilia (22%) e Abruzzo (13%). Gli occupati riconducibili alla filiera Automotive sono circa 300mila, piu della meta in Campania (30%) e Puglia (21%), seguite da Sicilia (21%) e Abruzzo (11%). «Il rilancio dell'industria automobilistica in Europa e la difesa dell'occupazione e dell'indotto richiede un cambio di paradigma che passa da un piano industriale europeo, finalizzato al rafforzamento della filiera elettrica e alla riduzione del gap tecnologico accumulato rispetto ai competitor, mettendo al centro gli stabilimenti del Mezzogiorno», spiega Svimez.