
Tesla, l'espansione non si arresta: apre i primi tre showroom in Arabia Saudita

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Tesla, l'espansione non si arresta: apre i primi tre showroom in Arabia Saudita
Nonstante la battuta d'arresto dei risultati commerciali in questo periodo dopo una crescita record negli ultimi anni, l'espansione globale di Tesla non conosce frenate. La casa di Elon Musk in questi giorni ha aperto i suoi primi tre showroom in Arabia Saudita: nella capitale Riyadh, a Gedda e a Dammam. «Siamo orgogliosi di lanciare ufficialmente il nostro marchio nel Paese», ha dichiarato Naseem Akbarzada, Country Manager di Tesla per l'Arabia Saudita, salutando l'inizio di una «presenza a lungo termine». Ha aggiunto che le stazioni di ricarica per auto elettriche saranno aperte da venerdì nelle tre città in cui sono stati aperti gli showroom, e altre ne seguiranno. L'evento ha richiamato principalmente giovani sauditi, incuriositi dalle auto del marchio anche se nel Paese, il maggiore esportatore di petrolio al mondo, dove le auto ibride ed elettriche sono ancora una rarità.
In Arabia Saudita i prezzi del carburante sono stracciati, un litro di benzina costa circa un terzo rispetto all'Italia, e le auto di grandi dimensioni e dai consumi stellari sono le più diffuse. L'economista saudita Mohammed Al-Qahtani ha accolto con favore la mossa di Tesla, ma ha sollecitato maggiori sforzi da parte dell'azienda di Musk. «Non vogliamo uno showroom; vogliamo una fabbrica», ha affermato. «Vogliamo essere parte del processo produttivo, non solo del consumo». La mancanza di infrastrutture di ricarica e le vaste dimensioni del paese fanno sì che molti automobilisti sauditi considerino i veicoli elettrici adatti a tragitti più brevi, piuttosto che come sostituti dei veicoli convenzionali. Circa 950 chilometri separano la capitale dalla seconda città, Jeddah: una distanza che neppure la più virtuosa delle auto elettriche al momento riesce a coprire senza almeno una sosta per la ricarica. Secondo la piattaforma di dati Statista, prima dell'arrivo di Tesla, l'Arabia Saudita aveva solo 101 stazioni di ricarica, rispetto alle 261 dei vicini Emirati Arabi Uniti, molto più piccoli.
Sebbene il mercato saudita dei veicoli elettrici rimanga limitato, il numero di colonnine lo scorso anno è triplicato, raggiungendo quasi 800 unità. Le autorità stanno cercando di diversificare l'economia, che dipende fortemente dal petrolio, con l'obiettivo di installare 5.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici entro il 2030. Il fondo sovrano saudita PIF, che controlla il 60% della società di veicoli elettrici di lusso Lucid, ha stipulato un accordo con la sudcoreana Hyundai per la costruzione di uno stabilimento nel regno per auto elettriche e a benzina. Il marchio saudita di veicoli elettrici CEER, lanciato nel 2022, prevede di avviare la produzione nel 2025. Lo scorso maggio, l'azienda cinese BYD ha aperto uno showroom a Riyadh, dove vende auto elettriche più convenienti.