Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante il Forum AutoMotive

Transizione green, Pichetto: «Possiamo dare ok a direttiva UE se conterra biogas e biocarburanti

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MILANO - «Credo che la via maestra e quella dell’elettrico e noi dobbiamo giocare fino in fondo la nostra sfida», pero «se verranno inseriti anche il biogas e il biocarburante possiamo assentire alla direttiva europea», senza dimenticarsi di «utilizzare anche l’idrogeno». Questo il prendere-o-lasciare lanciato sulla direttiva auto 2035 dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, durante due appuntamenti a Milano, al Forum AutoMotive e prima a un convegno promosso da Assogasliquidi-Federchimica. L’Italia, insieme alla Germania, alla Polonia e a pochi altri Paesi non vuole consegnarsi mani e piedi all’elettrico mandando in soffitta decenni di know-how industriale e rivoluzionando in un decennio la mobilita del Vecchio continente con impegnative ricadute sul fronte occupazionale.

La proposta del governo - precisa Pichetto - e dunque inclusiva, aperta a piu alimentazioni dove il nostro Paese vanta colossi energetici e una filiera in grado di cavalcare la transizione. «Nel settore dei trasporti - sottolinea Andrea Arza, presidente di Assogasliquidi-Federchimica - va considerato che il parco auto circolante risulta sempre piu vetusto e difficile da svecchiare, soprattutto in relazione all’attuale crisi economica, che non consente alle famiglie di avere la disponibilita necessaria ad affrontare la spesa per l’acquisto di un’autovettura nuova». Eppure, secondo dati Ispra, il valore relativo agli ossidi di azoto - i precursori nella formazione del particolato secondario - deriva per oltre il 50% delle emissioni dal settore dei trasporti. «Questi dati dovrebbero far riflettere sull’esigenza di dare oggi un sostegno nel breve termine ai cittadini che hanno un’ auto obsoleta e quindi fortemente inquinante anche dal punto di vista della qualita dell’aria e che invece - se incentivati - potrebbero decidere di convertire a gas la propria autovettura, con benefici diretti sull’ambiente - conclude il presidente di Assogasliquidi-Federchimica - e anche sul tessuto produttivo che costituisce un’eccellenza del nostro made in Italy».

Secondo le stime di Assogasliquidi-Federchimica la misura incentivante potrebbe condurre alla conversione di circa 120.000 veicoli con un risparmio annuo stimato in circa 24.000 tonnellate di CO2, 13 tonnellate di NOx, 97 tonnellate di monossido di carbonio (CO), 1,6 tonnellate di polveri sottili (in termini di PM2.5, PM10 e di PM_exhaust), 69 tonnellate di composti organici volatili non metanici (NMVOC), e 2,5 tonnellate di benzene. Su questa linea e d’accordo lo stesso Pichetto, secondo il quale «bisogna togliere dalle strade i veicoli euro 0-1-2», che sono ancora milioni, e che «inquinano 28 volte piu di un euro6. Questa operazione viene prima dell’elettrico. Se l’obiettivo e la decarbonizzazione - conclude - bisogna dunque fare una valutazione sugli incentivi per renderli piu efficaci».

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Martedì 21 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 19:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA