La App di Uber

Uber “cede” in GB, gli autisti sono dipendenti. La decisione dopo la Corte Suprema britannica, titolo cala a Wall Street

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NEW YORK - Uber affonda Wall Street con la sua “rivoluzione britannica”. Dopo avere resistito per anni ai tentativi di rivedere l’inquadramento dei suoi autisti da collaboratori autonomi a dipendenti, l’app per auto con conducente fa marcia indietro nel Regno Unito e annuncia che riclassificherà i suoi 70.000 autisti, ai quali pagherà il salario minimo, le ferie e la pensione. Un annuncio a sorpresa che segue il verdetto della Corte Suprema dell’isola che ha stabilito che gli autisti nel paese vanno considerati dipendenti. Una sentenza che ha spinto Uber per la prima volta a cedere su quello che è un tema cruciale nella gig economy. È vero comunque che la retromarcia di Uber nel Regno Unito, uno dei suoi maggiori mercati, è in qualche modo facilitata dalle leggi del lavoro vigenti che offrono una via di mezzo fra l’essere esclusivamente freelance o dipendete a tempo pieno. Nel comunicare la svolta Uber non ha fornito indicazioni sul possibile impatto economico della decisione, limitandosi a dire di non prevedere modifiche alle previsioni per il trimestre e l’anno.

Gli analisti invece ritengono che un effetto sui conti ci sarà, anche perché la mossa britannica potrebbe avere un effetto domino spingendo altri paesi ad alzare la pressione su Uber e chiedere una modifica del trattamento dei suoi autisti. Timori che si riflettono sull’andamento a Wall Street, dove i titoli Uber perdono oltre il 4%. Il cambio di marcia di Uber è seguito da lontano da altri big della gig economy, il cui funzionamento e in parte successo si basa sul tenere bassi i costi del lavoro ricorrendo a una rete di collaboratori autonomi. Un principio che se venisse a cadere avrebbe serie ripercussioni sul modello di business delle società del settore. Per ora in casa, ovvero nella sua California, Uber è tranquilla dopo che gli elettori hanno bocciato con un referendum modifiche all’inquadramento dei suoi autisti. In ogni caso gli sforzi interni ad Amazon - dove un impianto in Alabama sta votando per la formazione di un sindacato - e un’amminsitrazione Biden paladina dei lavoratori sono ‘rischì per Uber e per la gig economy.

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Giovedì 18 Marzo 2021 - Ultimo aggiornamento: 20-03-2021 19:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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