
Le vendite di EV nel 2024 invece di aumentare sono diminuite. E se le preferenze degli automobilisti non stessero cambiando?
Il mercato europeo dell’auto chiude il 2024 con le immatricolazioni in aumento dello 0,8% a circa 10,6 milioni di unità. Tra i mercati principali una crescita per la Spagna del +7,1%, mentre chiudono in calo Francia (-3,2%), Germania (-1%) e Italia (-0,5%). Nell’Europa allargata (Ue+Efta+UK) le vendite 2024 sono state pari a 12,96 milioni di auto (+0,9%). Questi dati sono stati diffusi dall’Acea, l'European Automobile Manufacturers' Association. A dicembre 2024, le immatricolazioni nell’Ue sono aumentate del +5,1%, trainate dalla Spagna (+28,8%), seguita dalla Francia (+1,5). In calo Germania (-7,1%) e il nostro Paese (-4,9%).
A commentare questa situazione è Antonio Sileo, Programme director del Programma di ricerca Sustainable Mobility (SuMo) presso la Fondazione Eni Enrico Mattei. “I dati restituiscono un quadro con tinte particolarmente fosche per le politiche dell’Unione. Le vendite di autovetture elettriche nel 2024 al posto di aumentare sono diminuite. L’esatto contrario degli obiettivi su cui nei prossimi giorni verrà avviato il dialogo strategico tra le case automobilistiche e la Commissione”. “Il fatto che nei primi 5 mercati nazionali dell’Unione Europea – Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia – che da soli rappresentano il 72% delle immatricolazioni totali le vendite di auto elettriche siano andate molto male o male, con l’eccezione della Spagna (dove però molto ha pesato l’exploit di dicembre dovuto al timore della fine del piano di incentivazione) impone la presa d’atto che preferenze e abitudini dei consumatori che non stanno cambiando come sperato. Come dimostrano anche le flessioni registrate in mercati, come la Svezia, dove la quota delle elettriche ha già raggiunto quote significative: oltre un terzo delle vendite totali. C’è il concreto rischio che i consumatori più propensi ad acquistare vetture elettriche l’abbiamo già fatto e gli altri, la stragrande maggioranza, non abbiano intenzione di farlo, nonostante l’offerta sia in continua crescita, con sempre più modelli tra cui scegliere” – conclude Sileo.