L'ex Ceo del Volkswagen Group Martin Winterkorn

Volkswagen, si dimette l'ad Winterkorn:
il consiglio di sorveglianza lo sfiducia

  • condividi l'articolo

WOLFSBURG - Non poteva andare diversamente. Il giorno della riunione del Presidium del Consiglio di Sorveglianza il potente ad del Volkswagen Group Martin Winterkorn rassegna le dimissioni. Sarebbe stato difficile resistere dopo quanto accaduto, al di là delle specifiche colpe che pian piano verranno individuate era chiaro che bisognava voltare pagina, per ridare immagine alla più grande azienda europea e a tutto il made in Germany serviva un volto nuovo.

Si conclude così, in modo poco glorioso, la carriera di un grande manager che ha accompagnato la crescita esponenziale del gigante di Wolfsburg nell’ultimo decennio. Un uomo che prima di occupare la poltrona operativa più importante del Gruppo aveva guidato l’Audi a Ingolstadt, rafforzandone l’immagine e la tecnologia. Ingegnere abilissimo ed esperto di auto come pochi controllava personalmente anche i più piccoli dettagli ed aveva la posizione di responsabile della ricerca e dello sviluppo nel board del Volkswagen Group di cui era anche presidente.

Una poltrona che lo rendeva ulteriormente responsabile in questa amara vicenda che sta avendo ripercussioni molto pesanti non solo sulla Volkswagen, ma su tutto il mondo dell’auto. La grande ascesa di Winterkorn era stata sempre spinta e accompagnata dal patriaca e principale azionista del gruppo tedesco, Ferdinand Piech nipote di Ferdinand Porsche. La scorsa primavera il rapporto fra i due si è improvvisamente incrinato e Piech aveva stabilito che Winterkorn non sarebbe stato il suo erede alla guida del Cds prendendo le distanze dal super manager.

Tutti i poteri forti tedeschi si erano schierati a fianco del super manager difendendone l’operato e la poltrona. A quanto pare non è bastato, per motivi all’epoca assolutamente imprevedibili, si è concretizzato il volere di Piech: Martin Winterkorn non è più alla guida della Volkswagen. Winterkorn ha negato responsabilità dirette ed è evidente che sia stato invitato a fare un passo indietro poiché fino all’altro ieri aveva chiesto la fiducia ed era stato determinato nel voler andare avanti. Dopodomani il Cds dovrebbe designare il suo successore, il titolo in borsa ha guadagnato il 9% quando è stata data la notizia. E anche evidente che l’ad non sarà l’unica persona a dover lasciare la compagnia.

  • condividi l'articolo
Mercoledì 23 Settembre 2015 - Ultimo aggiornamento: 18:10 | © RIPRODUZIONE RISERVATA