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Volkswagen taglia 35mila posti al 2030 ma niente chiusura fabbriche e licenziamenti. Scholz: «Accordo socialmente accettabile»
Il sindacato tedesco IG Metall e il Consiglio di fabbrica di Volkswagen sono pronti ad accettare una riduzione degli stipendi per tagliare i costi del colosso dell'auto senza ricorrere alla chiusura degli impianti e ai licenziamenti. È quanto prevede un piano per il futuro, che i rappresentanti dei lavoratori hanno presentato al management alla vigilia del prossimo round di contrattazione collettiva. Il piano ridurrebbe i costi del lavoro di circa 1,5 miliardi di euro, ha dichiarato il responsabile distrettuale dell'IG Metall Thorsten Gröger. «1,5 miliardi di euro che stiamo mettendo sul tavolo delle trattative». Nelle scorse settimane il consiglio di fabbrica ha reso noto che l'azienda fosse pronta a chiudere almeno tre impianti in Germania, a causa dei risparmi indispensabili ad affrontare la crisi del settore che sta colpendo il gruppo.