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Lamborghini, uno dei marchi di Volkswagen, non risente della crisi dell'auto. «Sta andando molto bene, siamo nella miglior salute di sempre, abbiamo avuto un record nel 2023 e stiamo andando alla grande anche nel 2024» spiega il ceo Stephan Winkelmann a margine del Forum Quattroruote Next e sulla chiusura degli stabilimenti in Germania ricorda che «la questione non è ancora risolta». Nemmeno le pressioni sul settore del lusso preoccupano l'ad di Lamborghini: «Siamo meno esposti di altri sul mercato cinese, questo ci sta avvantaggiando, abbiamo una distribuzione geografica molto equilibrata tra il Nord America, l'Europa, il Medio Oriente e l'Asia e poi stiamo rinnovando tutta la gamma per cui dall'anno prossimo tutte le nostre vetture saranno plug in hybrid; questo ci dà un'ulteriore protezione sul mercato». «La nostra supersportiva ha due peculiarità per le quali ci compra il cliente, il design e le prestazioni e naturalmente questo è solo possibile con forti investimenti in innovazione tecnologica, per cui anche l'intelligenza artificiale fa parte del percorso che dobbiamo intraprendere».
"L'aggregazione già da decenni è stata percorsa come possibilità di sinergie, di riduzione costi e naturalmente di possibilità di rimanere sul mercato". Lo ha detto Stephan Winkelmann, Ceo di Lamborghini, a margine del convegno Quattroruote Next, in corso a Milano, rispondendo a una domanda sull'opportunità e la possibilità di aggregazioni nel settore dell'automotive di lusso. "Nel presente molte cose sono già state fatte, io posso parlare per l'esperienza del gruppo Volkswagen che ha marchi come Lamborghini, Porsche, Audi sotto lo stesso tetto, ma anche camion come Man e Scania e naturalmente per noi le sinergie sono molto importanti", ha detto il Ceo, sottolineando che "non mi azzarderei adesso a dire cosa debbano fare gli altri".