DÜSSELDORF – La parola “crisi” resta fuori dai tornelli attraverso i quali, dopo almeno una mezz'ora di coda, si accede alla Caravan 2021, la fiera di Düsseldorf dedicata al turismo all'aria aperta che rappresenta il secondo evento al mondo e il primo in Europa. «Gli affari vanno alla grande – sorride un operatore – e più che del prezzo si discute dei tempi di consegna». La Germania è il primo mercato automobilistico del Vecchio Continente ed è in qualche modo ovvio che riesca a calamitare costruttori, allestitori e pubblico.
Fra i quali gli organizzatori hanno segnalato l'ex pilota di Formula 1 Ralf Schumacher, oggi commentatore per Sky, che sarà coinvolto dalla slovena Robeta nello sviluppo di un camper basato sul Mercedes-Benz Sprinter. Il tedesco è naturalmente la lingua ricorrente, ma italiano, inglese, sloveno, turco, polacco e olandese sono tutt'altro che inusuali. E non solo per via delle presenze, fra i 650 espositori, di aziende di questi paesi. C'è gente, assicurano fra gli stand, venuta espressamente perfino dall'Australia.
Non è altro che la conferma che il turismo open air non è low cost, anche se passeggiando fra i padiglioni si scorgono cartelli che evidenziano listini particolari nei giorni della fiera. Tipo un Project Rhino Krug Expedition superaccessoriato (il solo speciale allestimento degli interni costa 34.680 euro) che sfiora le 7,3 tonnellate di peso e che costerebbe quasi 341.000 euro, ma che è in offerta a 298.000. Iva inclusa. Al Salone ci sono letti, sistemi di condizionamento, tecnologie di rilevamento, doppi vetri di design e sicurezza (li offre l'italiana Sguinzi), toilette, sistemi per assicurano fino a 1.000 litri di acqua e tutto ciò che serve e anche di quello che non necessariamente serve per una vacanza all'aria aperta. LAgli stand si contratta e si raccolgono ordini: enormi spazi sono dedicati solo ai colloqui con i clienti/visitatori.
In Italia il comparto vale 5 miliardi di euro e il covid che ha affossato gli affari del 2020 li sta spingendo nel 2021. La Germania, la cartina di tornasole dell'industria della mobilità, continua a recuperare lentamente i volumi delle auto, ma sul fronte dei camper è impegnata in una sorta di corsa all'oro. Il rally dello scorso anno, quando per la prima volta sono stati commercializzati oltre 100.000 veicoli, non è finito: nei primi sette mesi ne sono stati immatricolati 75.000, pari ad un aumento del 6,2%. E senza incentivi. È un mercato vero e non “gonfiato” da fondi pubblici, semmai sostenuto dal desiderio di fare vacanza, ma in sicurezza, rispettando cioè un certo distanziamento fisico.