Il festival of speed di Goodwood

Il festival della velocità. Come ogni anno Goodwood si trasforma nella capitale globale del motorsport

di Michele Montesano
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Da sempre considerata la patria dell’automobilismo sportivo, l’Inghilterra per un fine settimana d’estate torna a essere il cuore pulsante del mondo dei motori. La magia si ripete da 31 anni nel West Sussex e si chiama “Goodwood Festival of Speed”. Ideata nel 1993 da Lord March, ora Duca di Richmond, la manifestazione è diventata un appuntamento fisso per tutti gli appassionati di motori che possono ammirare e toccare con mano le vetture che hanno scritto la storia dell’automobile, le novità appena presentate dalle Case automobilistiche e sbirciare cosa ci attenderà il prossimo futuro. 

La kermesse inglese ogni anno si rinnova portando sempre nuovi contenuti e spunti di riflessione. Il tema di quest’edizione “Horseless to Hybrid – Revolutions in Power” ha narrato l’evoluzione tecnologica che ci ha portato dalle carrozze, non più trainate da cavalli, fino alle auto ibride. Ma il futuro, ben presente anche nella scultura centrale davanti la Goodwood House (la residenza seicentesca di Lord March), è elettrico. Quest’anno il festival ha infatti deciso di celebrare i 100 anni di MG dedicandogli un’opera in cui ai due estremi si poteva osservare la MGB Roadster MK1 del 1964 e la Cyberster, a cui è spettato l’onore di essere la prima vettura elettrica esposta sulla scultura. Porsche ha celebrato i 50 anni del suo primo motore Turbo. Per l’occasione la Casa tedesca a Goodwood, oltre alle vetture attuali, ha esposto le sue auto sovralimentate più iconiche: dalle leggendarie 911 Turbo fino alla potentissima Cayenne Turbo S. Presente anche la BMW con la sua gamma sportiva capitanata dalla M5, spinta dal motore ibrido plug-in da 727 cv, al quale è stata affiancata l’avveniristica BMW Skytop Concept e la i5 Flow Nosokana utilizzata come “tela” per ospitare l’opera dell’artista sudafricana Esther Mahlangu.
Persino le Case asiatiche hanno intuito la centralità di Goodwood. Tra queste BYD ha portato in Europa la Yangwang U9, una hypercar elettrica da 1.282 cv, mentre Honda ha svelato il suo concept Prelude. A fare gli onori di casa Aston Martin con le sue supercar Victor e Valiant. Di quest’ultima vettura, spinta dal V12 da 745 cv, era presente anche la versione appositamente realizzata per il campione del mondo F1 Fernando Alonso.
Anche Bentley ha utilizzato la cornice di Goodwood per svelare la nuova Continental GT Speed dotata di un 8 cilindri ibrido da 782 cv. Mentre Land Rover ha presentato il Defender Octa spinto dal V8 biturbo da 635 cv in grado di raggiungere 250 km/h.

A 30 anni dalla sua prematura scomparsa, McLaren ha voluto omaggiare Ayrton Senna affidando al nipote Bruno Senna la MP4/6, con cui il campione brasiliano ha conquistato nel 1991 il titolo di F1, oltre a svelare l’hypercar Senna con livrea commemorativa. Red Bull ha celebrato a Goodwood 20 anni in F1. Per l’occasione è tornata in azione la prima monoposto del 2005 pilotata da David Coultard e Christian Klien. Presenti anche Sergio Perez e il campione Max Verstappen che ha guidato la RB16B con cui ha conquistato il suo primo titolo. Red Bull ha inoltre presentato la sua hypercar RB17 spinta da un V10 ibrido da 1.200 cv. Nutrita la pattuglia tricolore a partire dalle monoposto di F1 Ferrari, oltre alla 499P Modificata derivata dalla LMH che ha conquistato le ultime due 24 Ore di Le Mans. Maserati ha celebrato i 20 anni della MC12 con la supercar MC20 in versione Icona e Leggenda. Debutto su suolo britannico per la sportiva Alfa Romeo 33 Stradale e del crossover Junior. Infine Pagani ha svelato la one-off Huayra Epitome e la nuovissima hypercar Utopia. La Collezione Cartier ha offerto uno sguardo al passato omaggiando Il designer Marcello Gandini, recentemente scomparso, esponendo le sue opere più celebri dalla Lamborghini Miura fino all’Alfa Romeo Montreal

Oltre all’esposizione statica, lo spettacolo non è mancato in pista. Spazio al futuro, con il Politecnico di Milano che ha portato la sua AV-24 a guida autonoma sulla Hill Climb di Goodwood, ma anche al passato con le vetture da rally, i prototipi che hanno scritto le pagine dell’Endurance e le monoposto di Formula 1 che per l’occasione sono tornare a ruggire su un nastro d’asfalto. Numerosi i piloti che hanno partecipato all’evento, tra questi a brillare è stato Adrian Newey che ha guidato la Ferrari 312 T2 di Niki Lauda. Goodwood è anche competizione. Fulcro della manifestazione è la famosa Hill Climb, la cronoscalata di 1.890 metri che attraversa la tenuta di Lord March, teatro di sfida tra i mezzi più disparati. Quest’anno il più veloce è stato il fresco vincitore della Pikes Peak Romain Dumas che, al volante del Ford Supervan 4.2 da 1.400 cv, ha fermato le lancette del cronometro a 43,98 secondi.

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Mercoledì 24 Luglio 2024 - Ultimo aggiornamento: 10:58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA