L’automobile, sin dai suoi albori, ha rappresentato molto più di un semplice mezzo di trasporto: ha incarnato la potenza, la velocità, lo slancio e l'energia primordiale che sono alla base del progresso. Questo legame tra la velocità e l’arte è celebrato nella mostra “Il Tempo del Futurismo”, ospitata dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea nel cuore di Roma.
Promossa dal Ministero della Cultura e curata da Gabriele Simongini, la rassegna vuole rendere omaggio, a ottant’anni dalla della sua scomparsa, il fondatore della corrente artistica del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti. Con oltre 350 opere e oggetti di design, questa esposizione rappresenta un omaggio straordinario al movimento futurista e al suo legame indissolubile con la modernità. La mostra non si limita a esaltare il Futurismo come movimento artistico, ma ne sottolinea la connessione profonda con il progresso tecnologico e la società industriale di inizio Novecento.
L’Automobile Club d’Italia, da sempre in prima linea nella promozione del motorismo storico, è partner tecnico della mostra. Questo importante contributo riflette il legame storico tra l’ACI e il Futurismo, movimento che trovò nell’automobile una delle sue più potenti fonti di ispirazione. Angelo Sticchi Damiani, presidente dell’ACI, ha dichiarato: «Il Futurismo è profondamente legato alla storia dell’Automobile Club d’Italia, come testimoniato dai dipinti commissionati a Boccioni alla fondazione dell’Ente nel 1905. L’automobile e le competizioni motoristiche sono stati elementi fondamentali nello sviluppo del movimento. ACI Storico è orgoglioso di sostenere questa prestigiosa mostra».
La rassegna offre una prospettiva unica sulla velocità come tema centrale dell’arte futurista. Sin dalla prima gara automobilistica italiana, la Torino-Asti-Torino del 1895, la velocità ha rappresentato un simbolo di progresso e innovazione. Questo spirito è celebrato anche attraverso l’esposizione di veicoli iconici come due motociclette storiche Frera: una 2 1/2 HP tipo corsa del 1912 e una F HP 4 con sidecar “Uovo di Corrado” del 1914. Questi veicoli, forniti dal Museo della Motocicletta Frera, testimoniano l’evoluzione tecnologica e la passione per le competizioni che caratterizzarono quegli anni.
Oltre a celebrare il Futurismo, la mostra evidenzia l’impatto culturale del motorismo storico. Gli oggetti esposti, tra cui opere d’arte, veicoli storici e oggetti di design, illustrano come l’automobile sia diventata un simbolo di modernità e innovazione. Questo dialogo tra arte e tecnologia trova una sintesi perfetta nelle parole del presidente del Museo della Motocicletta Frera, Gianfranco Crosta: «Frera, primo marchio motociclistico italiano, è stata un simbolo di velocità e innovazione. I veicoli esposti rappresentano tappe fondamentali della modernità, come la prima moto da corsa ed il primo sidecar. Siamo orgogliosi che questi capolavori siano protagonisti di una rassegna che celebra il progresso e l’avanguardia».
Un legame, quello tra l’Automobile Club d’Italia e il Futurismo che risale al 1904, anno in cui Umberto Boccioni realizzò delle tempere per celebrare la velocità e il dinamismo. Queste immagini incarnano la poetica del Futurismo, anticipando le riflessioni sulle linee di forza e le compenetrazioni spaziali che saranno centrali nel movimento artistico. Le tempere di Boccioni, custodite dall’ACI, rappresentano un momento cruciale nello sviluppo del linguaggio visivo futurista. Attraverso linee diagonali, prospettive audaci e composizioni dinamiche, Boccioni cattura l’essenza della modernità e del movimento. Ogni opera è un omaggio alla velocità non solo come fenomeno fisico, ma come metafora culturale e sociale.
Visitabile dal 3 dicembre 2024 al 28 febbraio 2025, la mostra “Il Tempo del Futurismo” è molto più di una semplice esposizione: è un viaggio attraverso un periodo storico in cui arte, tecnologia e società si intrecciavano in una visione rivoluzionaria del futuro. Questa rassegna offre una straordinaria opportunità per esplorare i legami tra passato e presente, celebrando una visione che, tuttora, continua a ispirare nuove generazioni.