Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs, Unipol Assicurazioni e Coordinatore del The Urban Mobility Council

The Urban Mobility Council: la mobilità urbana tra comportamenti individuali e analisi dei dati

di Michele Montesano
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Che si tratti di metropoli o di piccoli comuni, la mobilità urbana è sempre più un argomento di stretta attualità. Tra divieti, ZTL, decreti e normative, diventa sempre più difficile districarsi nella giungla del traffico cittadino. Per un argomento di tale portata, così complesso e sfaccettato, non esiste una singola risposta ma occorrono più soluzioni da adoperare da città a città. Si è parlato di questo e molto altro all’evento “The Urban Mobility Council” tenutosi a Roma. Lanciato da Unipol, per la prima volta nel 2022, quello svoltosi nel Palazzo Wedekind è stato un vero e proprio dibattito che ha rappresentato un punto di incontro tra istituzioni, mondo accademico e imprese. Obiettivo esplorare il rapporto tra comportamenti individuali e analisi dei dati, per delineare strategie sostenibili e innovative nella gestione degli spostamenti quotidiani nelle città.

Il convegno, intitolato: “La mobilità urbana tra comportamenti individuali e analisi dei dati”, si è sviluppato a partire dalla presentazione del sondaggio “La mobilità urbana nelle grandi città”, realizzato da YouTrend e illustrato da Lorenzo Pregliasco. I dati emersi dal sondaggio sono stati lo specchio di un’Italia ancora fortemente ancorata all’uso dell’auto privata, con il 55% dei residenti nelle principali aree urbane che dichiara di spostarsi ogni giorno con la propria automobile e un ulteriore 13% con moto o scooter. Scelte, queste, che non sembrano dipendere da una visione collettiva o da considerazioni ambientali, ma piuttosto da motivazioni fortemente individuali: il 51% degli intervistati ha indicato il tempo di percorrenza come fattore principale nella scelta del mezzo di trasporto, seguito dalla convenienza economica (31%) e dalla flessibilità (30%). Solo il 15% considera l’impatto ambientale un criterio prioritario.

Un quadro che conferma quanto la mobilità urbana in Italia sia ancora dominata da logiche utilitaristiche e da un rapporto personale e diretto con il veicolo, in particolare con l’automobile, la cui disponibilità resta molto elevata: l’86% degli intervistati ha accesso a un’auto di proprietà. Solo il 18% prevede di acquistarne una nuova nel prossimo anno, e tra questi, se da un lato cresce l’interesse verso le ibride (53%), dall’altro il 40% sceglierebbe ancora un’auto a benzina e il 29% opterebbe per un veicolo completamente elettrico. La diffidenza verso quest’ultima è confermata anche dalla percezione dei suoi svantaggi: il 37% del campione ritiene che il principale beneficio dell’auto elettrica sia il minor impatto ambientale e il maggior svantaggio sia il costo d’acquisto (27%) seguito a ruota dalla scarsa autonomia delle batterie (26%).

Il confronto tra i vari rappresentanti delle istituzioni e degli enti di ricerca si è poi spostato sul terreno delle politiche pubbliche, in particolare sull’accesso alle zone a traffico limitato. Su questo tema, l’opinione pubblica risulta ancora divisa: il 48% degli intervistati si dichiara contrario a permettere l’accesso al centro della città (ZTL) solo a chi possiede un’auto più nuova, mentre il 42% si è espresso a favore. Interessante notare, però, che una maggioranza relativa del 51% sarebbe favorevole all’installazione di dispositivi elettronici sulle proprie auto per monitorare le emissioni inquinanti, a condizione che questo consenta maggiori possibilità di accesso alle ZTL.

Proprio su queste tecnologie si è concentrata la ricerca del Politecnico di Milano, sviluppata in collaborazione con UnipolTech, nel realizzare e sviluppare la Green Box. Una scatola telematica, dotata di GNSS e IMU, con cui è possibile calcolare con precisione le emissioni reali di ogni singolo veicolo basandosi su stile di guida, chilometraggio e velocità. La Green Box, utilizzata su oltre 11.000 veicoli per un totale di 25 milioni di viaggi registrati nel 2022, ha permesso di applicare una metodologia innovativa, “veicolo-centrica”, in grado di superare i limiti degli attuali standard omologativi. Il sistema infatti, combinando dati di classe Euro e comportamento di guida, restituisce una fotografia accurata e dinamica delle emissioni effettive di ciascun veicolo.

I risultati sono significativi: basti pensare che una vettura Euro 4 guidata in modo consapevole può inquinare meno di una Euro 6 guidata male. Le emissioni, infatti, dipendono sia dal comportamento di guida che dalla tecnologia. In questo modo la mobilità urbana può essere finalmente regolata non solo sulla base dell’età del mezzo ma anche, e soprattutto, sulle sue reali performance ambientali. Una rivoluzione che introduce il principio della neutralità tecnologica e che apre la strada a politiche di regolazione meritocratiche, più eque e realmente orientate alla sostenibilità. Il sistema, infatti, può contribuire al raggiungimento degli obiettivi di emissioni stabiliti per il risanamento della qualità dell’aria, superando i rigidi vincoli delle normative attuali.

Durante il convegno, Sergio Savaresi, Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano, ha sottolineato l’importanza di affrontare la transizione verso la mobilità elettrica non come una mera sostituzione tecnologica, ma come un cambiamento di paradigma: «L’attuale e-Mobility index (compatibilità funzionale ed economica del passaggio all’elettrico delle auto private) calcolato su tre città italiane, ci conferma che una transizione sostenibile verso la mobilità elettrica non potrà essere rapida, in quanto dovrà passare attraverso un cambio dei modelli di mobilità, e non semplicemente essere una sostituzione di auto a combustibile fossile. Questo lungo periodo di transizione dovrà essere accompagnato in modo graduale, attraverso la quantificazione dell’impatto ambientale di ogni vettura, a prescindere dalla classe Euro, in funzione di quanto e di come viene usata. Ciò garantirebbe neutralità tecnologica evitando tagli e divieti non lineari. Questa misura dell’impatto individuale di ogni vettura può oggi essere fatta attraverso dispositivi telematici come il Green Box».

Stefano Genovese, Head of Institutional & Public Affairs, Unipol Assicurazioni e Coordinatore del The Urban Mobility Council, ha aggiunto : «Unipol, compagnia leader nell'assicurazione auto, da oltre 20 anni è anche leader nella telematica di bordo ed ha quindi accumulato una notevole esperienza nella lettura e nell'analisi dei dati della mobilità. Tali dati sono stati oggetto dello studio del Politecnico di Milano, pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica Nature . Gli esiti dello studio hanno consentito di brevettare un algoritmo e prototipo, nell'ambito delle attività del Think Tank The Urban Mobility Council , un cambio di paradigma rispetto all'utilizzo delle scatole nere - tecnologia nata per ricostruire le dinamiche dei sinistri - che evolvono in vere e proprie Green Box».

Presente al convegno anche il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri che ha espresso il suo interesse sull’iniziativa: «Ringrazio l'Urban Mobility Council per questo lavoro di approfondimento, soprattutto per una soluzione come il Green Box, nettamente preferibile a quella di una separazione rigida tra categorie di veicoli. Una soluzione che responsabilizza i singoli utenti e consentirebbe a tutti una maggiore libertà nell'uso dell'auto e, al contempo, un maggiore contenimento dell'inquinamento. L’obiettivo resta, però, quello di potenziare il trasporto pubblico e renderlo più capillare ed efficiente».

L’evento, che ha visto la partecipazione di numerose figure di primo piano della politica e delle amministrazioni locali, ha confermato il ruolo cruciale del dialogo tra scienza, tecnologia e istituzioni per costruire una mobilità urbana davvero sostenibile. In un contesto dove le scelte quotidiane dei cittadini si scontrano con le urgenze ambientali e i vincoli economici, l’approccio basato sui dati e sulla responsabilità individuale può rappresentare la via per politiche più intelligenti, inclusive ed efficaci.

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mercoledì 14 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA