La stagione delle competizioni su strada riservate alle auto storiche si prepara a vivere un finale di stagione emozionante: è infatti previsto, per il weekend del 23 e 24 novembre, il ritorno della Sorrento-Sant’Agata, cronoscalata che ha scritto la storia della velocità in salita, disputatasi tra gli anni 20 e gli anni 60, ovviamente con le interruzioni imposte dalla guerra, e non solo: nel 1964, ad esempio, la parte alta della costiera sorrentina venne avvolta da una coltre di nebbia fittissima e gli organizzatori dell’Automobile Club Napoli, all’epoca ancora attivo sul fronte del motorsport, furono costretti a cancellare in extremis quella che si annunciava come un’edizione straordinaria, con al via, tra gli altri, i napoletani Corrado Ferlaino su De Sanctis-Lancia Formula 3, Mennato Boffa su Ferrari GTO e Mariano Moselli su Abarth 1000 GT.
Gli organizzatori dell’edizione 2024 parlano di 55ma edizione, evidentemente conteggiando anche le corse svoltesi in anni recenti con la formula dello slalom. Ma sono state 25 le edizioni della cronoscalata andate in scena tra gli anni 20 e i 60 del secolo scorso, su un suggestivo percorso di 12 km e 300 metri. Secondo alcuni storici del motorsport se ne dovrebbero conteggiare addirittura 24, e non 25, in quanto nel 1928 il percorso si fermò eccezionalmente a metà strada, a Massa Lubrense, e non sarebbe corretto definire quell’edizione come Sorrento-Sant’Agata.
Dettagli storici a parte, il ritorno della gloriosa competizione si deve all’impegno di un gruppo di appassionati capitanato da Alfonso Iaccarino. Sì, proprio lui, il titolare del celeberrimo ristorante stellato di Sant’Agata sui due Golfi, che in gioventù ha praticato l’automobilismo come “pilota della domenica” e oggi intende contribuire alla valorizzazione dell’amatissima penisola sorrentina anche con il rilancio della storica cronoscalata, un evento che nel secolo scorso animò la vita della costiera richiamando piloti di grido, ma anche tanti “piloti della domenica”, cimentatisi, negli anni del boom della motorizzazione di massa, anche al volante di piccole utilitarie.
Nel progetto di rilancio recita un ruolo fondamentale la Fondazione Sorrento, organismo comunale presieduto dal numero 1 di MSC Crociere, il sorrentino Gianluigi Aponte. Della Fondazione, Iaccarino è stato amministratore delegato fino a qualche mese fa, e in questo ruolo si è dato da fare per sostenere il progetto di rilancio della gloriosa corsa automobilistica. Nei piani originari si sarebbe dovuto rilanciare l’evento nel 2023, l’anno del centenario (la prima edizione, vinta da Giuseppe Turner, si svolse il 20 maggio 1923), ma non si è riusciti a varare il programma in tempo e così i 100 anni della gloriosa manifestazione verranno celebrati in occasione del 101° anniversario.
“Non sono mancate le difficoltà – confida oggi lo chef con la passione per il motorsport - ma siamo riusciti a superarle tutte e ora siamo alle battute finali, ormai pronti a far rinascere questo evento che ha segnato la storia della penisola sorrentina. Il ruolo che occupavo nella Fondazione Sorrento – spiega ancora Iaccarino – è ora affidato all’avvocato Mario Gargiulo, il quale ha creduto da subito nella validità del progetto e d’intesa con il sindaco di Sorrento Massimo Coppola, che ha dato il patrocinio alla manifestazione, l’ha sostenuta, consapevole del fatto che la stagione turistica deve continuare anche dopo l’estate e che possono esserci eventi come la nostra storica cronoscalata capaci di far conoscere la bellezza di un territorio che non può fermarsi ai soliti cliché”.
Al di là dei ruoli e delle specifiche competenze, don Alfonso si è dunque attivato per sensibilizzare le autorità locali, per reperire sponsor e attirare in costiera auto e piloti. Tutti sanno che ha anche messo mano al portafoglio, finanziando in parte la manifestazione, ma lui non lo dice. La parte tecnica dell’evento è stata affidata invece al Rombo Team, sodalizio con 40 anni di esperienza nel settore, che ha messo a punto il progetto con la supervisione del delegato di ACI Sport per la Campania Pasquale Cilento, autorità sportiva di grande esperienza e grandi capacità, che ha firmato il regolamento. Regolamento – sarà bene chiarirlo - per una corsa non titolata, che si svolgerà sì su un percorso tra Sorrento e Sant’Agata, ma non lungo la strada della storica cronoscalata.
La gara si svolgerà infatti in due manche su un percorso di 5 km e 100 metri lungo la Statale 145, meglio nota come Nastro Verde, dal km 29+600 fino al km 34+100, con una pendenza del 4,74% e un dislivello di 126 metri. E’ dunque un percorso più breve di quello storico, che misurava 12 km e 300 metri. E’ stato necessario optare per questa soluzione per motivi di viabilità (le condizioni di urbanizzazione e del traffico non sono le stesse del secolo scorso) e di sicurezza: il Nastro Verde è una strada più larga e moderna, e per ottimizzarne le caratteristiche sono stati svolti, negli ultimi giorni, anche lavori di aggiornamento, con la sistemazione di 600 metri di guard-rail amovibili, 100 barriere in cemento (new-jersey) e 80 rotoballe di paglia. Il regolamento prevede, inoltre, che alla gara potranno essere ammesse anche auto moderne, non solo storiche. Direttore di corsa sarà Rosario Moselli, nota figura del motorsport campano.
Tornando alla storia, vale la pena ricordare che alla Sorrento-Sant’Agata hanno partecipato molti piloti di grande fama – su tutti Ignazio Giunti, che tuttavia non riuscì a vincere – e molti specialisti delle cronoscalate, come il cosentino Domenico Scola (vincitore nel 1966 su Abarth 2000) o Germano Nataloni, che trionfò nel 1954 al volante di una Lancia Aurelia GT.
Molti anche i piloti locali cimentatisi lungo il suggestivo percorso della costiera, da Francesco Caravita di Sirignano (il celeberrimo Pupetto) vincitore nel 1929, ai vari Gennaro Auricchio, Giovanni Rocco, Peppino Ruggiero, Bruno Ricciardi, Antonio Maglione... Il record di vittorie è del napoletano Lugi Bellucci, con 8 successi, il primo nel 1937, l’ultimo nel ’58, a testimonianza di una straordinaria longevità agonistica. Ma con Bellucci sono stati molti i piloti locali cimentatisi nella corsa in costiera, e tra i tanti meritano di essere ricordati, in particolare, Mennato Boffa (vincitore nel 1956) e Mariano Moselli, che nel 1965, al volante di una piccola Abarth 1000 GT, riuscì a imporsi davanti alla potentissima Ferrari Le Mans di Sergio Bettoja. In quell’occasione, tra l’altro, il percorso venne saggiamente accorciato, per motivi di sicurezza, su iniziativa del sindaco di Sorrento Gioacchino Lauro, che d’intesa con l’autorità sportiva fece spostare la partenza dal centro cittadino di Piazza Tasso, a Sorrento, alla Tonnarella, due chilometri più avanti.
Indimenticabile soprattutto la vittoria ottenuta nel 1967, nell’ultima edizione della corsa, da Michele Terminiello, pilota-meccanico nato e cresciuto a Torca, piccola frazione del Comune di Massa Lubrense, il paese al centro del percorso tra Sorrento e Sant’Agata. Nell’occasione l’idolo locale gareggiò al volante dell’ex macchina di Moselli (l’Abarth 1000 GT), che da parte sua dovette invece rinunciare alla corsa per un guasto in prova.
Al secondo posto, con 7 secondi di distacco, si classificò il pugliese Gigi Tommasi, su Abarth 1000 Tubolare, mentre il calabrese Domenico Scola si piazzò terzo.
A pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni erano 65 gli iscritti all’edizione 2024 della cronoscalata destinata a far rivivere la passione per il motorsport in questo territorio unico al mondo, affacciato sulle costiere sorrentina e amalfitana. Nei piani non solo il fascino delle auto storiche, ma anche, come detto, la partecipazione di auto moderne. Tra quelle iscritte, destinate a conquistare la scena, c’è sicuramente l’Alfa 4C Furore di Bruno Gramenzi, spinta da un V8 4.000 di John Judd con potenza dichiarata di 678 cv. Tra le storiche sarà un’altra Alfa Romeo a recitare un ruolo da protagonista, ovvero la magnifica 6C 2300 di George Prugger, veterano della specialità.
Tra i primi iscritti spiccano anche i nomi di alcuni piloti locali, specialisti delle gare di slalom. Su tutti Luigi Vinaccia e Salvatore Venanzio, che possono vantare 4 titoli italiani a testa: entrambi saranno in gara al volante di Osella PA21. Per Venanzio si tratta di un debutto assoluto, non avendo mai partecipato a una cronoscalata (nel suo curriculum solo gare di slalom tra i birilli) e non avendo mai guidato una Osella. Vinaccia invece ha guidato, in carriera, diverse unità del costruttore torinese. Nell’occasione sarà al volante di una PA21 motorizzata Honda.
Tra le storiche è annunciata una buona rappresentanza di auto con i marchi Abarth, tra le quali spiccano la 1000 e la X1/9 di Diego e Vincenzo Zupo, freschissimo reduce dalla penultima prova del campionato Formula Storiche, in cui si è imposto con una gara di anticipo, al volante della Formula 850 Marras, con pole, gara e giro più veloce. Tra le storiche di piccola cilindrata non mancherà una rappresentanza di piloti della Scuderia Vesuvio, mentre tra le moderne spicca la partecipazione di tre Lamborghini. In dubbio fino all’ultimo la partecipazione di Paolo Scudieri al volante della 488 con la quale ha recitato un ruolo da protagonista nell’ultima edizione del Ferrari Challenge. Il gentleman-driver napoletano si è comunque impegnato a sostenere la manifestazione come sponsor, apprezzando lo sforzo compiuto dagli organizzatori.
Le verifiche sportive e tecniche si svolgeranno nella giornata di venerdì 22 novembre, dalle ore 15 alle 18,30, presso la Fondazione Sorrento, in Corso Italia; le verifiche tecniche dalle 15,30 alle 19 nel vicino Park Terminal. Le prove ufficiali sono previste nella giornata di sabato 23, in due manche, una a partire dalle ore 9,30, un’altra dalle 13,30. La corsa prenderà il via domenica alle 9,30; seconda manche alle 13,30. La kermesse comprenderà anche l’esposizione a Massa Lubrense delle moto che corsero negli anni ruggenti di questa corsa, mentre domenica questi splendidi esemplari vintage percorreranno il tracciato di gara, dando vita ad una struggente parata. La premiazione è prevista alle ore 15 di domenica presso l’Hotel Iaccarino, ben noto agli storici della Sorrento Sant’Agata per… i mitici cannelloni della cucina a suo tempo gestita dalla famiglia Iaccarino. Giovedì 21 novembre, alle ore 12, nella sede della Fondazione Sorrento si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento.