Il frontale molto più personale della nuova Peugeot 3008

Peugeot 3008 ha un nuovo volto:
stile più intrigante anche per Hybrid4

di Giampiero Bottino
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FRANCOFORTE - Peugeot protagonista al Salone di Francoforte: la casa francese affianca al debutto della 308, senza dubbio una delle novità più attese dell'intera rassegna, una raffica di comprimarie di assoluto interesse. Tra queste, il restyling della 3008 convenzionale e ibrida riveste un ruolo di primo piano per il successo che ha finora caratterizzato la vita del modello.

Scelta vincente. Ha pagato la decisione di puntare su una vettura anticonformista, difficile da inquadrare nelle categorie convenzionali ma capace comunque di farse apprezzare per la versatilità, la polivalenza, le buone doti stradali, lo stile che magari non sarà dirompente ma è certo originale e distintivo del panorama abbastanza omologato dei crossover. E la versione ibrida, la prima al mondo ad abbinare il motore elettrico a un diesel, con i suoi contenuti tecnologici che hanno indicato una strada poi seguita da altri - quella della trazione integrale dovuta al motore elettrico connesso alle ruote posteriori - accrescendo la credibilità del modello, come testimoniano le 506.000 unità vendute nel mondo: il 50% in più delle previsioni della casa stessa. E di queste il 10% sono Hybrid4.

Cambiamenti. Immutata nelle dimensioni, la 3008 presenta a Francoforte un volto ridisegnato in modo evidente in molti dettagli, che giocano sulla voluta ricerca dei contrasti, con evidenti richiami alle forme già viste nelle più recenti concept car del marchio. Nuovo il disegno dei proiettori da look molto tecnologico che appoggiano sulla fascia delle luci diurne e Led, modificato l'aspetto della griglia ispirato al nuovo corso stilistico del brand, nuove le modanature dei fendinebbia. E nei livelli di allestimento superiore i proiettori sono direzionali e allo xeno.

L'ibrido. La versione Hybrid4 abbina il consueto turbodiesel 2.0 HDi da 163 cv e un elettrico da 37, connessi rispettivamente agli assi anteriore e posteriore: il risultato è che un sistema da 200 cv globali emette nel ciclo di prova combinato 88 g/km di CO2, mettendo a disposizione quando occorre (o quando il pilota lo decide) una trazione integrale con 300 Nm all'avantreno e 200 all'asse posteriore. La scelta è tra quattro modalità di funzionamento: oltre alla «Auto» che affida all'elettronica la gestione ottimale dell'intero sistema, garantendo il livello più basso di consumi ed emissioni, è possibile scegliere ruotando l'apposita manopola tra ZEV (zero emissioni), 4WD (trazione intergrale) e Sport, che privilegia le prestazioni.

La dinamica. Il restyling non ha ovviamente penalizzato il Grip control, che resta uno dei punti di forza della 3008. Un sistema semplice e sofisticato al tempo stesso che permette all'elettronica di bordo di gestire la motricità a seconda delle condizioni del fondo stradale, supplendo in questo modo alla mancanza della trazione 4x4 delle versioni non ibride. Interessante anche il Dynamic Rolling Control, sviluppato in collaborazione con la società Kybse e disponibile con il motore 2.0 HDi Fap con cambio sia manuale sia automatico. Una tecnologia che porta il livello del rollio a livelli finora raggiunti solo da dispositivi più complessi e costosi reperibili solo su auto di categoria superiore.

La propulsione. Per quanto riguarda i diesel, la gamma parte da 110 g/km di CO2: sono l'1.6 da 115 cv proposto anche nella versione micro ibrida e-HDi con Start & Stop di ultima generazione e cambio robotizzato, e il 2.0 nei livelli di potenza di 150 (con cambio manuale) e 163 cv (con l'automatico di serie). I benzina sono tutti 1.6 di cilindrata: ci sono un VTi da 120 cv con cambio manuale, il THP turbo da 155 cv abbinato al cambio manuale o automatico e il THP da 163 cv con cambio automatico.

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Giovedì 5 Settembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 16:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA