Il nuovo motore fuoribordo da 175 cavalli

Suzuki, in anteprima mondiale a Genova i fuoribordo da 150 e 175 hp

di Sergio Troise
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GENOVA - Nel mondo dei motori c’è un’azienda giapponese che sta producendo sforzi notevoli in attività di ricerca e sviluppo nei settori dell’auto, della moto e dei motori marini. E’ la Suzuki - cuore pulsante ad Hamamatsu, impegno commerciale sul mercato globale - che ha appena scelto l’Italia, per la precisione Genova, per presentare in anteprima mondiale i suoi nuovi fuoribordo da 150 e 175 cavalli: propulsori a 4 tempi di classe media destinati a lanciare una sfida importante in uno dei settori più impegnativi del mercato nautico.

“Il nostro obiettivo è proporci con il migliore fuoribordo quattro tempi del mondo” ha dichiarato senza tanti giri di parole Masahiro Yamamoto, general manager di Suzuki Marine per l’Europa, ricordando che “la produzione di Hamamatsu diventa spesso il termine di paragone per l’intero mercato” e che “l’impegno nei motori marini soddisfa da più di cinquanta anni la domanda che viene dal mondo della nautica, del tempo libero, della pesca, dello sport”.

Dal Giappone, Yasuharu Osawa, Executive General Manager Global Marine & Power Products Operations di Suzuki Motor Corporation, ha fatto pervenire da parte sua un messaggio carico d’ottimismo: “Siamo orgogliosi di proporre ancora una volta motori d’avanguardia, per i quali ringrazio i nostri ingegneri, capaci di offrire unità di tecnologica sempre più elevata, più performanti e in grado di migliorare ulteriormente la qualità della nostra già solida gamma. Sono fiducioso sul successo commerciale e certo che questi nuovi motori diverranno molto popolari tra i clienti europei, consolidando la reputazione di Suzuki come produttore d’avanguardia.”

Sotto i riflettori della fiera ligure, la Casa nipponica ha dunque presentato i nuovi DF150AP e DF175AP, definendoli senza complessi “lo stato dell’arte nella loro fascia di potenza”. Un approccio tipicamente giapponese, reso comunque credibile da un progetto interessante per investimenti e contenuti tecnologici. Ciò detto, non è stato ancora determinato il listino, e dunque per conoscere il prezzo dei nuovi gioielli giapponesi si deve aspettare ancora un po’.

I due nuovi motori seguono il concept già sperimentato con il Suzuki DF200AP, il motore 4 cilindri da 200 cavalli che nel 2015 si è aggiudicato il Boating Industry Top Products proprio per l’innovazione tecnologica, ed ha poi riscosso un grande successo commerciale. Montato prevalentemente a bordo di natanti e gommoni di misura medio-grande (singolarmente o in coppia), il motore da 200 cv si è segnalato per la compattezza, per il rapporto peso/potenza, per le doti di accelerazione, la capacità di contenere i consumi e l’affidabilità. Il tutto controllato da un’elettronica raffinata, che non ha creato i (temuti) problemi generalmente legati all’introduzione di nuovi sistemi.

Come il motore da 200 hp, anche i nuovi 150 e 175 si basano dunque su un’architettura a quattro cilindri in linea, in grado di esaltare il contenimento degli ingombri e di contenere il peso. La cilindrata è di 2,9 litri (per la precisione 2,867); di spicco le quattro valvole per cilindro con doppio albero a camme in testa e la fasatura variabile. Entrambi sono dotati delle avanzate tecnologie per il controllo totale del ciclo di funzionamento, da cui derivano prestazioni superiori e un’elevata efficienza dei consumi.

Quanto alle prestazioni, un rapporto di compressione di 10,2:1 assicura sempre coppia ai bassi e medi regimi, garantendo accelerazioni entusiasmanti e andando incontro alle difficoltà di una navigazione con mare formato, come sperimentato da noi in prova, a bordo di un gommone BWA 26 motorizzato con il nuovo fb da 175 cv.

Non ci è stato possibile, causa mare mosso, provare le velocità di punta e l’andatura di crociera, però è certo che per incrementare le prestazioni ogni motore è dotato dell’esclusivo sistema “Semi-Direct Air Intake” (garantisce un flusso di aria fresca e costante), del sensore di ossigeno che ottimizza la combustione e di un ulteriore sensore denominato “Knock Sensor” che incrementa l’affidabilità nel tempo.

Tra le tecnologie esclusive adottate sui nuovi fb Suzuki, tutte mirate a migliorare manovrabilità e facilità d’impiego, spiccano inoltre il Counter Balancer System e il Thrust Mount System, sistemi grazie ai quali la gestione del motore è ancor più facile e omogenea a tutte le andature e in tutte le situazioni. Per ridurre ulteriormente le emissioni sonore è previsto uno speciale silenziatore ad aria che assicura navigazioni particolarmente silenziose e confortevoli. Non manca il noto ed esclusivo sistema “offset drive” di Suzuki, grazie al quale il centro di gravità del motore è mosso verso prua, incrementando il bilanciamento e riducendo drasticamente le vibrazioni sullo specchio di poppa.

Anche sui due nuovi fuoribordo DF175AP e DF150AP sono presenti i numerosi sistemi adottati anche sugli altri motori della gamma. Tra questi, vale la pena ricordare il Selective Rotation, grazie al quale lo stesso motore può essere utilizzato come destrorso o sinistrorso per applicazioni multiple: un vantaggio anche in caso di vendita o acquisto sul mercato dell’usato.

Altra importante caratteristica dei nuovi motori è la capacità di esaltare la brillantezza grazie all’adozione di una calandra che incorpora un sistema di prese d’aria. Si tratta di un sistema integrato all’impianto di aspirazione dell’unità termica, capace di fornire un congruo apporto d’aria al circuito d’iniezione e, quindi, sempre la giusta quantità di ossigeno per ottimizzare la combustione a tutti i regimi.

Ma i nuovi Suzuki si segnalano anche per altre specifiche peculiarità. Come il Keyless Start, sistema derivato dal mondo dell’automotive, che consente di avviare il motore tenendo la chiave d’avviamento in tasca, o comunque nel raggio di un metro dalla console. In più, è prevista una funzione immobilizer per la protezione dai furti, con chiave elettronica accoppiata a un sensore di prossimità codificato (senza conoscere il codice, il motore non si avvia).

Anche la gestione del comando monoleva del motore spicca per l’innovazione legata al Precision Control, ovvero il sistema computerizzato drive by wire grazie al quale la gestione del comando - quindi del cambio, marcia avanti, folle e marcia indietro, e della parzializzazione del gas - risulta di facile utilizzo in quanto più precisa, fluida, semplice e intuitiva di una manetta meccanica.

All’avanguardia i sistemi di controllo governati dall’elettronica. La centralina a 32 bit è un vero e proprio cervello che, istante per istante e con straordinaria precisione, attraverso la lettura dei molti sensori presenti sui motori, analizza una serie di parametri legati al funzionamento, rendendone possibile la massima ottimizzazione.

Attraverso questo processo viene ottimizzata la combustione, vengono dunque tenuti sotto controllo consumi ed emissioni. Ma vale la pena sottolineare che in realtà la centralina tiene sotto controllo tutto, in modo da assicurare la massima affidabilità.

In linea con esigenze legate alla cura dell’immagine, i nuovi fuoribordo Suzuki si distinguono infine anche per l’adozione del nuovo colore pearl nebular black, accompagnato dall’applicazione di fregi 3D: una soluzione estetica che dona un look inequivocabilmente Suzuki, in linea con il concetto di “The Ultimate Four Stroke Outboard”, ossia quello che la Casa giapponese definisce “il miglior fuoribordo quattro tempi possibile”.
 

 

 

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Sabato 24 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 01:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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