Tutta la grinta della nuova Alfa Romeo 4C che sarà esposta al salone di Ginevra

Piccola e sportivissima, ecco la 4C
E l'Alfa Romeo torna in America

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ROMA - L’Alfa Romeo 4C debutterà ufficialmente nella sua veste definitiva al prossimo Salone di Ginevra (7-17 marzo) per entrare in produzione già nel 2013 ed essere venduta anche in Nordamerica segnando così il più volte rimandato ritorno del Biscione sui mercati d’Otreoceano.

Emozioni dal passato. Lo stile della 4C definitiva è al 99% identico a quello dei vari concept che si sono succeduti negli ultimi due anni. Dunque linee sportive senza compromessi per una 2 posti secchi a trazione posteriore e motore centrale, tenuto ben in vista dal lunotto. Chiaro il rinvio alla 8C Competizione, a sua volta ispirata da grandi Alfa del passato come la 33 Stradale alla quale la 4C si rifà anche per la ripartizione degli organi meccanici, degna delle sportive più pure e blasonate e – finalmente – della tradizione della Casa del Portello. Dunque anche l’aerodinamica è stata curata è lo stile, oltre all’emozione, fornisce la necessaria deportanza per sfruttare al meglio le prestazioni della 4C anche ad alta velocità.

Solo 4 kg per ogni cv. La nuova sportiva italiana ricalca il concept anche nelle dimensioni nei materiali. È lunga infatti meno di 4 metri, larga 2, alta 1,18 metri e con un passo inferiore ai 2,4 metri. Per la costruzione sono utilizzati l’alluminio e la fibra di carbonio, lasciata a vista all’interno dell’abitacolo le cui fattezze definitive sono tenute invece nascoste, almeno per il momento, ma che si annunciano essenziali. Quel che è sicuro invece è che il peso sarà particolarmente ridotto, a tal punto da avere un rapporto peso/potenza inferiore ai 4 kg/cv, dunque vicino a quello di una Porsche Boxster o della Cayman. Anche in questo caso, il dettaglio dei numeri è tenuto ancora segreto, ma è lecito attendersi un responso della bilancia intorno ai mille kg, forse qualcosa in meno.

4C come 4 cilindri. L’altro protagonista è sicuramente il motore 4 cilindri che dà alla vettura la denominazione 4C. Anche qui vengono confermate le anticipazioni fornite dai concept perché si tratta dell’1.750 cc – cilindrata cavallo di battaglia per l’Alfa Romeo – tutto in alluminio con distribuzione bialbero a doppio variatore di fase e alimentazione ad iniezione diretta con turbocompressore e una strategia di funzionamento detta “scavenging”, utilizzata già su altri motori, e che consiste nell’attuare elevati incroci di apertura tra le valvole di aspirazione e scarico per facilitare il ricambio della camera di scoppio tra gas combusti e gas freschi. In questo modo si migliorano l’efficienza e la risposta del motore limitando al minimo il turbolag.

Un DNA da corsa. Si tratta in pratica della stessa unità impiegata sulla Giulietta Quadrifoglio Verde da 235 cv, ma rivista per essere alloggiata in senso longitudinale e poi nell’aspirazione e nello scarico per avere un comportamento più sportivo. La potenza, non ancora dichiarata, dovrebbe attestarsi intorno ai 250 cv mentre il cambio è il TCT doppia frizione a secco con 6 rapporti comandabile attraverso la leva o le levette dietro la corona del volante. Altra prerogativa del guidatore sarà avere un selettore di modalità di guida DNA con la posizione Race che si aggiunge alle classiche Dynamic, Natural e All Weather presenti sulle altre Alfa Romeo. Si potrà avere così un comportamento ancora più estremo dalla vettura adattando all’istante le caratteristiche della meccanica e del telaio.

Un’Alfa sempre più modenese. La nuova Alfa Romeo 4C sarà prodotta a Modena negli stabilimenti della Maserati segnando così un ulteriore avvicinamento industriale e di immagine tra i due marchi destinati a costituire il cosiddetto “polo del lusso”, capace di riportare in auge il “made in Italy” dell’auto nel mondo. Quasi sicura la tiratura limitata mentre non è stato ancora deciso se vi sarà una versione senza tetto.

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Giovedì 14 Febbraio 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 18:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA