La nuova Hyundai Genesis, veramente una super berlina

Hyundai schiera l'ammiraglia:
Genesis una vera super berlina

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

FRANCOFORTE - La presentazione dell'agguerrito team con cui la Hyundai sfida le più accreditate aspiranti al titolo mondiale Rally del 2014 non ha avuto soltanto un significato sportivo, ma ha fornito anche l'occasione per fare il punto sullo stato di salute della marca coreana e per riaffermare la propria fiducia nell'Europa.

In un momento in cui sembra prevalere la tentazione di sganciarsi da un mercato ritenuto ormai ricco di competizione e povero di prospettive (la recente decisione di General Motors di ritirare dal Vecchio Continente la marca Chevrolet segue quelle analoghe della Daihatsu e della stessa Fiat, che tra i brand Chrysler mantiene in Europa la sola Jeep), la marca coreana ha ribadito l'orgoglio di essere parte dell'Europa e la fiducia nel suo futuro.

Presenza senza frontiere. Una constatazione confortata dai fatti, che parlano di 500 milioni investiti in Europa solo quest'anno, di una presenza importante nell'area di Francoforte (il quartiere generale di Offenbach, il centro R&S di Rüsselsheim con la nuova «succursale» all'interno del circuito del Nürburgring, la sede della divisione Motorsport ad Alzenau) e di una capacità produttiva di 500.000 vetture all'anno suddivisa tra le fabbriche di Nosovice, in Repubblica Ceca, e di Izmit, in Turchia. Due impianti che nel 2014 copriranno il oltre il 90% delle vendite europee del marchio.

I programmi. Gli obiettivi, favoriti dalla forza di una gamma giovane e competitiva soprattutto nei segmenti chiave come l'A e il B (la nuova i10 è appena arrivata, la i20 seguirà l'anno prossimo) e sempre più spesso costituita da modelli progettati in Europa per l'Europa, sono logicamente ambiziosi: la quota del mercato continentale che era dell'1,8% nel 2008, e diventata il 3,5% quest'anno e l'obiettivo è di arrivare al 5% nel 2020. Di pari passo l'indice di notorietà del marchio, cresciuto del 50% negli ultimi due anni, deve fare un ulteriore balzo del 70% nei prossimi due. Esaurita la fase di conquista, per il marchio si profila ora quella di fidelizzazione della clientela, con la sfida di portare l'immagine del brand all'altezza della qualità raggiunta dai suoi prodotti.

Le novità. Parallelamente alla presentazione del team sportivo è stato anche annunciata la nascita del sub brand N (iniziale di Namyang, il più importante centro R&S della casa che occupa oltre 10.000 tecnici specializzati) destinato a caratterizzare le future versioni sportive delle Hyundai di serie. Un altro passo sulla strada della valorizzazione dell'immagine. Presente, seppur in modo virtuale, anche l'ultima nata della casa, una bandiera della nuova immagine Hyundai: la Genesis, mostrata con una serie di immagini sul maxischermo a pochi giorni dal debutto mondiale al Salone di Seul.

Evoluzione. La grande berlina finora riservata al mercato Usa è ora diventata una vera ammiraglia, dai contenuti tecnici all'avanguardia e con livelli qualitativi degni della migliore concorrenza, interni ricchi e raffinati, uno stile moderno e aggressivo. Un prodotto davvero globale, destinato per la prima volta a sbarcare - seppure con una quota marginale delle 62.000 unità previste per il 2014 - in Europa, dove i motori solo a benzina (i V6 3.0 da 257 CV, 3.3 da 282 e 3.8 da 315, oltre al top di gamma 5.0 V8 da 425 CV) abbinati all'evoluto cambio automatico a otto marce rischiano di frenarne le potenzialità in una fascia di mercato dominata dal diesel.

Il futuro. Per vivacizzare l'evento è poi stata offerta un'anticipazione virtuale della concept Intrado che sarà protagonista allo stand Hyundai al prossimo Salone di Ginevra. Non si tratta solo di un esercizio di design, ma dell'anticipazione di un concetto di vettura interamente nuovo sviluppato sotto la guida di Peter Schreyer, il tedesco che dopo aver rivoluzionato la stile e l'immagine della controllata Kia è stato nominato responsabile del design dell'intero gruppo, con la qualifica ad personam di Presidente. La Intrado riassume in un unico modello la nuova declinazione - definita 2.0 - del linguaggio stilistico Fluidic Sculpture, le tecnologie più avanzate nel campo dei materiali leggeri e la prossima generazione di un sistema fuel cell più compatto e leggero di quello impiegato sulla ix35 FC già commercializzata in Usa e Corea.

  • condividi l'articolo
Lunedì 23 Dicembre 2013 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:30 | © RIPRODUZIONE RISERVATA