BARCELLONA - La Seat Leon ha di nuovo la sua Cupra e stavolta raddoppia anzi quadruplica perché la versione più sportiva della compatta spagnola sarà proposta sia con la carrozzeria 5 porte sia coupé 3 porte SC inoltre avrà due livelli di potenza con il 2 litri da 265 cv o 280 cv.

Più leggera, più elegante, più varia. Era solo questione di tempo ed era già stata annunciata sin dalla presentazione della nuova Leon, ma la Cupra stavolta sorprende e rilancia con tutta la tecnologia introdotta sul nuovo modello e sulle meraviglie della piattaforma MQB che consente di limitare il peso di 55 kg rispetto alla precedente Leon Cupra con tutto quello che ne consegue per l’efficienza, le prestazioni e anche il piacere di guida accompagnati da livelli di sicurezza e comfort superiori, anche grazie a un’abitabilità migliorata. La Seat Cupra Leon dunque si ripresenta ancora più muscolosa, ma con una veste meno estrema o almeno più differenziata. I particolari caratterizzanti sono la presa d’aria inferiore più ampia, i cerchi in lega con 5 razze doppie lucidate e i due grandi terminali di scarico a sezione ovale. Solo la SC più potente infatti ha un pacchetto aerodinamico lievemente più appariscente, ma anche per l’abitacolo si punta sulla sobrietà con Alcantara grigio scuro o pelle nera e cuciture bianche. I fari sono full led di serie.

Turbo, iniezione doppia e alzata variabile. Il vanto della Cupra ovviamente sta sotto il cofano e nelle prestazioni offerte dal nuovo motore 2 litri TFSI. A differenza di quello già noto, oltre al turbo, ha la doppia alimentazione dunque un iniettore dentro la camera di scoppio e uno nel collettore, inoltre ha la distribuzione con il doppio variatore di fase e l’alzata variabile sul lato aspirazione. Il collettore di scarico invece è integrato nella testata in modo da gestire al meglio termicamente il motore, a tutto vantaggio di efficienza e affidabilità. I pistoni e i cuscinetti inoltre hanno uno speciale rivestimento in alluminio che riduce gli attriti interni. Il 2 litri eroga almeno 265 cv o 280 cv, in entrambi i casi con una coppia di 350 Nm tra 1.750 e 5.300 giri/min.

La differenza è nel differenziale. Il cambio è manuale o DSG doppia frizione, entrambi a 6 rapporti e di serie c’è il differenziale autobloccante meccanico, utilissimo per scaricare a terra tutta la cavalleria. Si tratta di un’unità multidisco a innesto idraulico in grado di trasferire anche il 100% a una sola ruota e la sua azione è sincronizzata con quella dell’ESP regolabile su tre livelli: attivo, Sport con il controllo di trazione disattivato e Off con la vettura affidata esclusivamente alle mani del pilota. C’è anche la possibilità di impostare diverse modalità di guida attraverso il Seat Drive Profile che modifica la risposta anche delle sospensioni a controllo elettronico, dello sterzo a rapporto variabile e anche la sonorità del motore oltre ovviamente alla risposta del cambio, se presente il DSG. Cambia anche la luminosità di abitacolo e strumentazione che da bianca diventa rossa.

Va forte e consuma poco. Di grande livello le prestazioni. Tutte le versioni della Leon Cupra raggiungono i 250 km/h autolimitati e la differenza in accelerazione da 0 a 100 km/h è di un solo decimo. La 5 porte con il cambio manuale ci mette 5,9 secondi che scendono di un decimo con il DSG e di un ulteriore punto scende il tempo sulla SC. Tempi da vera sportiva, nettamente migliori di quelli della precedente Leon Cupra con un consumo di 6,6 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 154 g/km. Anche in questo caso il DSG porta solo vantaggi perché si scende rispettivamente a 6,4 litri/100 km e a 154 g/km. Ed è qui che la differenza con la precedente Cupra emerge ancora di più perché il taglio è stato di ben 41 g/km. La anzi “le” Seat Leon Cupra arriveranno a giugno sul mercato italiano e solo allora si saprà il listino.