La nuova BMW Serie 2 Active Tourer su strada

Active Tourer, la prima volta di BMW:
una monovolume a trazione anteriore

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MONACO - Rivoluzione in casa BMW. In arrivo c’è infatti la Serie 2 Active Tourer, la prima monovolume compatta della casa bavarese, realizzata su uno schema meccanico e stilistico mai visto prima a Monaco: trazione anteriore, forme e spazi da Multi Purpose Vehicle. Il tutto partendo dal pianale UKL (il medesimo della nuova MINI) e sistemando dunque il motore in posizione anteriore/trasversale, in modo da guadagnare spazio all’interno di un abitacolo progettato per assicurare il massimo dell’abitabilità in dimensioni compatte: l’Active Tourer è lunga 4,34 metri, larga 1,80, alta 1,55, ma assicura un passo di 2,67 metri, ovvero tanti centimetri a disposizione dei passeggeri. L’auto, che chiude – coraggiosamente - la lunga stagione delle BMW esclusivamente a trazione posteriore (o integrale), apre la strada ad un futuro di modelli a trazione anteriore che popoleranno il listino della casa dell’elica negli anni a venire. Verrà svelata al Salone di Ginevra (6-16 marzo), mentre l’arrivo sul mercato è previsto entro l’estate.

Stilemi riconoscibili. La svolta radicale della casa bavarese già fa discutere gli integralisti del “tutto dietro”, ma non ha compromesso, comunque, la riconoscibilità del marchio. Ciò grazie soprattutto al frontale contrassegnato dal classico doppio rene: una firma inconfondibile. Ma non solo. Richiamano gli stilemi BMW anche tanti altri particolari, come i gruppi ottici anteriori a quattro elementi e le luci posteriori a L, per non dire degli interni, razionali ed ergonomici come tradizione per le vetture della casa di Monaco.

Spaziosa e versatile. Trazione anteriore a parte, l’elemento di discontinuità rispetto alla tradizione è dato dallo spazio e dalla versatilità, tipici di un MPV: basti dire che il vano bagagli ha una capacità variabile da 468 a 1510 litri e può sfruttare anche un piccolo vano supplementare; il sedile posteriore è scorrevole, ha gli schienali regolabili ed è frazionabile nelle configurazioni 40/20/40. Ancora: l’apertura del portellone dispone (a richiesta) di Smart Opener, ovvero di un sistema automatizzato di apertura e chiusura. Insomma: tutto è stato studiato per esaltare la funzionalità e la praticità di un’auto destinata alla famiglia. Un modo nuovo per accedere al mondo BMW. E del tutto nuovo sarà, presumibilmente, anche il comportamento stradale, visto l’inedito schema meccanico, imperniato su un pianale che prevede sospensioni McPherson all’anteriore e multilink al retrotreno. Ciò detto, a Monaco tengono a sottolineare che il piacere di guida e la dinamica tipici delle BMW non verranno meno, grazie a doti di agilità assicurate dalla scocca in acciai leggeri ad alta resistenza, allo sterzo con servoassistenza elettroidraulica e a una serie di sistemi di assistenza alla guida degni della tradizione della casa.

Motori benzina e diesel. Sono tre le motorizzazioni che verranno proposte, due benzina e un diesel, tutte dotate di alimentazione a iniezione diretta e in grado di rispettare la normativa Euro 6 grazie anche al pacchetto EfficientDynamics, che prevede tra l’altro lo Start/Stop di serie e il sistema di recupero dell’energia in frenata (Brake Energy Regeneration). Il diesel sarà probabilmente il più richiesto in Italia, dove l’auto arriverà in estate con un listino ancora da definire. Probabilmente si partirà appena oltre i 25.000 euro, come la Classe B Mercedes, individuabile come concorrente diretta. Montato sulla 218d, il motore a gasolio è un 4 cilindri 2.0 litri da 150 cv/330 Nm, abbinabile ad un cambio manuale a 6 marce o ad un automatico a 8 rapporti. Secondo le anticipazioni fornite dalla Casa, la velocità massima, con questa motorizzazione, è di 205 km/h e l’accelerazione 0-100 km/h avviene in 8,9 secondi. Da record i consumi: la Casa dichiara percorrenze di 24,4 km/litro!

La novità dei tre cilindri. In materia di efficienza, BMW conta molto anche sugli sbalorditivi progressi compiuti con il motore benzina a tre cilindri sperimentato sulla nuova MINI e ora adottato anche sulla Serie 2 Active Tourer 218i: con una cilindrata di 1,5 litri, iniezione diretta e sovralimentazione twin power turbo, questo piccolo gioiello, abbinato ad un cambio manuale a 6 marce o all’automatico a otto rapporti, assicura una potenza di 136 cv, una coppia di 220 Nm (già a partire da 1.250 giri) e prestazioni più che soddisfacenti, con velocità massima di 200 km/h e accelerazione 0-100 in 9,3 secondi. Tutto ciò con la possibilità di percorrere più di venti chilometri con un litro di benzina (20,4). La BMW dichiara infatti un consumo, nel ciclo combinato, di appena 4,9 litri/100 km, con CO2 limitata a 115 gr/km (5,1 litri e 119 gr/km con cambio automatico). A fugare eventuali dubbi su vibrazioni ed ”effetto macinino” (tipici del frazionamento a tre cilindri), la presenza di un albero controrotante, esattamente come sulla nuova MINI.

Le versioni più spinte. La Serie 2 Active Tourer 225i monterà invece un motore 4 cilindri 2.0 litri da 231 cv e 350 Nm e sarà disponibile soltanto con cambio automatico a otto marce. Prestazioni dichiarate: 235 km/h, 0-100 in 6,8 secondi, con consumi comunque controllati (6 litri/100 km) e CO2 a quota 139 gr/km. Più in là dovrebbe arrivare una versione M Sport che oltre ad una maggiore potenza offrirà anche un pacchetto di modifiche concentrate su assetto, aerodinamica, dotazioni ed equipaggiamenti specifici (cerchi da 18”, volante diverso, sedili sportivi). In calendario anche una versione xDrive a trazione integrale. E’ invece sparita dai radar, al momento, la versione ibrida plug-in, esibita come proposta futuribile sul concept Active Tourer esposto a Parigi nell’autunno 2012, quando i tecnici BMW parlarono della possibilità di abbattere i consumi a 2,5 litri/100 km e le emissioni a 60 gr/km, pur contando su una potenza complessiva di 190 cv.

L’hi-tech al servizio della sicurezza. Gestire il comportamento di una Active Tourer sarà reso più facile dal sistema ConnectedDrive, ovvero da una serie di tecnologie all’avanguardia, ormai abituali sulle BMW: tra dotazioni di serie e optional (la gamma Italia non è stata ancora definita) non mancherà, tra l’altro, l’ultima evoluzione del cruise control adattivo, che mantiene la distanza anche a velocità molto bassa ed è integrato da un vero e proprio “assistente di guida in colonna”, dispositivo che provvede a controllare autonomamente l’auto (sterzo, acceleratore, freni) nel traffico urbano o in una coda in autostrada basandosi sui movimenti del veicolo che sta davanti. Un passo avanti decisivo verso quel “pilota automatico” di ispirazione aeronautica di cui tanto si parla. Inutile dire del navigatore (con schermo da 8,8 pollici), dell’head-up display a colori, dei fari “intelligenti” e delle tante app a disposizione per migliorare la qualità della vita a bordo.

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Martedì 18 Febbraio 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA