Il Volkswagen T-Roc, il concept di Suv compatto esposto al salone svizzero

T-Roc Concept illumina Ginevra:
il Suv compatto secondo Volkswagen

di Sergio Troise
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GINEVRA - Peccato che sia solo un concept. La T-ROC della Volkswagen è infatti una delle novità più interessanti tra le tante mostrate a Ginevra: innovativa nello stile e nei contenuti, anticipa quello che potrebbe essere il futuro dei Suv secondo Volkswagen, in un domani che va oltre l’attesissima Taigun, attesa nel 2016 sul mercato dei Suv/Crossover di taglia small.

Le dimensioni sono compatte: realizzata sulla base della piattaforma modulare trasversale MQB (quella della Golf e delle cugine di segmento C firmate Audi, Seat e Skoda, tanto per intendersi), è lunga 4.179 mm, larga 1.831 e alta 1.501, ma ciò che la distingue è l’originalità. La T-ROC è infatti una coupè/cabriolet a tre porte e quattro posti dallo stile molto innovativo. Per la costruzione, poi, si è fatto ricorso a materiali leggeri e a massicce dosi di alluminio. In tal modo il peso è stato fissato a 1420 kg, che non sono uno standard da record, ma rappresentano un ottimo valore per un veicolo a trazione integrale. Il nome è ispirato all’inglese. Anche se è stato eliminato il k finale, roc sta per pietra, ovvero roccia, ed evoca dunque qualcosa di solido e resistente, in grado di affrontare anche i più impervi percorsi offroad. Come dev’essere per un Suv che si rispetti. La T segna invece una linea di continuità con Touareg, Tiguan e futuro Taigun. Dai quali, comunque, il concept tedesco si stacca nettamente, proponendosi anche nell’aspetto lieve e sportivo della soluzione open air.

La sezione centrale del tetto è infatti composta da due metà che, con poche operazioni manuali, possono essere rimosse e stivate nel bagagliaio. Una soluzione apparentemente semplice, che regala alla T-ROC una doppia personalità, oltre che un aspetto decisamente accattivante, da coupè come da cabriolet. Sembra di individuare qualcosa della Parcour e della Nanuk firmate da Giugiaro (la sua Italdesign fa parte del gruppo di Wolfsburg), tuttavia nella comunicazione ufficiale della Casa si parla, a proposito della definizione dello stile, di collaborazione tra Klaus Bischoff e Walter De’ Silva, capo del design del marchio VW e del gruppo.

Linee forti e decise caratterizzano la fiancata e al di sotto della linea del tetto un listello in alluminio si estende fino alla base dei montanti posteriori facendo sembrare la vettura più bassa di quanto non sia realmente, con i suoi 1.501 mm di altezza. Dalla fiancata i montanti posteriori appaiono poi come un roll-bar spostato in posizione molto arretrata. Le due metà del tetto rimovibili sono integrate tra questo roll-bar immaginario e la cornice del parabrezza, che è molto arretrato. Una volta smontate queste, e abbassati i quattro i cristalli laterali, la T-ROC si trasforma, come detto, in una cabriolet. Ciò detto, sembra di capire che il totale plein-air possano goderselo però soltanto guidatore e passeggero anteriore, mentre i due posti dietro risultano coperti dal lunotto, che ricorda vagamente la formula Targa della Porsche.

Lo stile futuristico si fa notare anche nel frontale, dove spiccano i fari orientabili multifunzionali e una calandra del radiatore tridimensionale, dotata di ampie aperture a nido d’ape. Allo stand Volkswagen è stato spiegato che si è puntato su “un nuovo elemento di design dominante, alto e ampio al centro, che va restringendosi verso le fiancate, incorniciato in alto da un listello nero lucido che sembra tagliato con una lama, racchiuso lateralmente dai doppi proiettori a Led e delimitato in basso da una traversa in look alluminio”. Questa traversa, che va restringendosi verso le fiancate, sembra più di un semplice elemento decorativo, infatti all’esterno ospita le luci diurne e gli indicatori di direzione, tutti a Led. Da notare che sia sul frontale, sia in coda, ci sono telecamere di supporto.

Il motore della T-ROC è un 4 cilindri 2.0 litri turbodiesel da 184 cv/380 Nm. Il cambio è un automatico DSG a 7 marce. Secondo i dati forniti da VW, così motorizzato il concept del piccolo Suv del futuro (già perfettamente funzionante) è in grado di toccare i 210 km/h e di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi, consumando nel ciclo misto appena 4,9 litri/100 km. Inutile dire che la T-ROC è dotata di trazione integrale permanente 4Motion nella versione più aggiornata, con frizione Haldex di quinta generazione. Il progetto prevede sin da ora tre modalità di marcia, Street, Offroad e Snow, in modo da rendere questa futuribile sport utility adatta agli usi più diversi, in città, in fuoristrada e sulla neve.

La strumentazione è completamente digitale, mentre un tablet da 12,3 pollici funziona come display per l’infotainment. Tra le tante dotazioni hi-tech non manca una telecamera HD integrata in corrispondenza dello specchietto retrovisore interno: “Una soluzione – dicono alla Volkswagen – che potrebbe essere utilizzata a breve anche su altri modelli della gamma”. Tra le tante particolarità, anche il tachimetro con fondo scala variabile: da 260 km/h passa automaticamente a 80 se l’auto lascia l’asfalto per affrontare un percorso offroad. Anche la funzione di climatizzazione può essere gestita completamente in formato digitale, mediante un display specifico, ad alta risoluzione, integrato nella console centrale. Vedremo mai tutto ciò su un’auto di serie? Alla Volkswagen, per ora, non si sbilanciano in previsioni. Ma l’idea è che “se piace, si farà”.

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Martedì 11 Marzo 2014 - Ultimo aggiornamento: 13-06-2017 15:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA