Parola di Warren. Nel 2008 con oltre 230 milioni di dollari, l’ultra novantenne finanziere americano Buffet è il primo a scommettere sulla cinese Byd che solo 3 anni prima aveva iniziato a realizzare auto, affiancando delle copie mal riuscite di una Toyota Corolla alla produzione di batterie al litio. In questi 16 anni la partecipazione di Warren si è diluita ma la cassaforte si è riempita parecchio: le azioni Byd - diventata nel frattempo l’unico vero competitor globale di Tesla sul mercato delle elettriche - oggi valgono circa 20 volte la quotazione di allora. “Build Your Dreams”, costruisci il tuo sogno, è quanto si nasconde dietro Byd, un acronimo che per il finanziere del Nebraska è diventato reale e concreto.
A raccontarlo i numeri: 10 milioni di auto elettriche e ibride plug-in prodotte nei giorni scorsi, un’elettrica su 4 venduta nel mondo è una Byd (quota al 23%), Tesla superata nei ricavi del terzo trimestre 2024 con 28,2 miliardi di euro rispetto ai 25,2 dell’azienda di Elon Musk. Per gli analisti Byd arriverà a fine anno a vendere più elettriche di Tesla e a superare di slancio il target previsto di 3,6 milioni di auto avvicinandosi a quota 4 milioni. L’attenzione di Byd è concentrata anche sull’Europa dove al momento i dazi non fanno paura e il nuovo stabilimento in Ungheria è pronto a produrre auto da fine 2025. Il principio, ripetuto più volte allo scorso Motor Show di Parigi dal Vice Presidente Esecutivo Stella Li, è «rendere la tecnologia accessibile a tutti». Senza penalizzare prestazioni e soprattutto lo stile visto che a capo del design c’è Wolfgang Egger, passaporto tedesco ma cuore italiano: allievo di Walter de Silva, sue sono tre Alfa Romeo come la 8C Competizione, la 147 e la GT.
Sette i modelli finora destinati all’Europa, tra questi la Seal U DM-i, un Suv ibrido ricaricabile plug-in che offre un’autonomia quasi senza limiti: fino a 80 km in modalità elettrica a sole batterie (versione Boost a 2 ruote motrici), ai quali si aggiungono altri 1.000 km dal motore a combustione, per prezzi a partire da 39.800 euro. C’è poi la Seal berlina 100% elettrica del segmento D con un’autonomia fino a 570 Km e, nella versione a trazione integrale, una potenza equivalente a 530 cavalli con un passaggio da 0 a 100 in soli 3,8 secondi. Roba da bolidi in Rosso. La Seal è disponibile in Italia nelle versioni Design ed Excellence Awd da 45.600 euro.
Un po’ lontane dalla definizione di “accessibile” indicata a Parigi ma tant’è i cinesi continuano a moltiplicare la gamma e l’ultima novità si chiama Sealion 7: l’ottavo modello per il mercato europeo è un Suv elettrico top di gamma dallo stile coupé di oltre 4,80 metri di lunghezza sviluppato sull’aggiornata piattaforma 3.0 ad alte prestazioni, destinato a sfidare le tedesche premium o la Model Y di Tesla, batterie al litio ferro fosfato da 91,3 chilowattora integrate nella struttura stessa dell’auto (“cell-to-body”) e senza cobalto (tossico, dannoso per l’ambiente e con pericolose violazioni dei diritti umani per la sua estrazione).
Il motore elettrico è in grado di raggiungere i 23mila giri al minuto, «il più alto valore per un’auto in produzione di serie», hanno spiegato a Parigi, con una velocità massima di 215 km/h. Nessun’altra informazione prima della presentazione ufficiale nei prossimi giorni, se non un’indicazione sull’autonomia che è di oltre 500 chilometri, con tempi di ricarica, in colonnine ultrarapide, di soli 24 minuti per passare dal 10 all’80% di energia. Perché come aveva intuito bene Warren Buffet, anche in Europa Byd va di corsa.