Dr, la casa molisana punta sul gruppo. L’azienda aggiunge altri due marchi: Sportequipe e l’inglese Tiger
Dr, la casa molisana punta sul gruppo. L’azienda aggiunge altri due marchi: Sportequipe e l’inglese Tiger
DR al Salone Auto Torino con 12 anteprime dei 5 brand: Evo, DR, Tiger, Sportequipe e ICH-X
Quando si parla di dr, il marchio di Macchia d’Isernia fondato nel 1985 da Massimo Di Risio, il pensiero corre a quei modelli che hanno scalato posizioni insospettabili sul nostro mercato vincendo una certa diffidenza legata alla consapevolezza che si tratta in realtà di prodotti Made in China. Si va avanti, dunque, con nuovi investimenti e nuovi accordi con partner orientali e con l’ambizione di conquistare posizioni anche con nuovi marchi: il gruppo dr è diventato infatti una holding, di cui fanno parte anche EVO, ICH-X, Sportequipe e Tiger. Quest’ultimo è un brand inglese che ha richiesto, per il rilancio programmato da dr Group, di aggiungere alla compagine dei partner cinesi, finora formata da Chery, Jac e Baic, anche Dongfeng, uno dei principali brand orientali, con sede a Wuhan.
Le auto con marchio Tiger, due Suv (Tiger Six e Tiger Eight) e un monovolume (Tiger Nine) debutteranno in Italia all’inizio del 2025. Intanto a Macchia d’Isernia si va avanti spediti con i nuovi modelli Sportequipe, lanciati sul mercato assieme ai prodotti dr, EVO e ICH-X, dopo la presentazione in pompa magna avvenuta in settembre al Salone di Torino. Tra le new entry spiccano i modelli Sportequipe 6 GT e Sportequipe 7 GTW, crossover di 4,50 e 4,70 metri sottoposti a un restyling che prevede un aspetto più sportivo, nuovi allestimenti e nuove motorizzazioni. Secondo la Casa «siamo di fronte a una vera e propria rivoluzione stilistica e tecnologica». In realtà la gamma Sportequipe è una sorta di versione lusso dei modelli dr, con i quali condivide l’origine cinese Chery, da cui si distingue però per allestimenti full optional e dotazioni ultracomplete, che prevedono anche interni lussuosi, con sedili in pelle e riscaldabili. Più in dettaglio, la Sportequipe 6 GT presenta un frontale rivisitato, con una griglia imponente e fari disposti su due livelli, mentre lungo le fiancate le maniglie delle portiere sono a scomparsa, in modo da alleggerire le forme e migliorare l’aerodinamica.
L’auto presenta inoltre alcune peculiarità, come le leve del cambio al volante, il generoso schermo touch al centro della plancia, i piccoli monitor sulle portiere anteriori con informazioni sulla temperatura e sul particolato, la ricarica wirless dello smartphone refrigerata. Il vano bagagli, poi, può ampliarsi, con i sedili posteriori ripiegati, da 380 fino a 1.700 litri. Un po’ più “classica”, seppur rivisitata nelle linee e nell’allestimento, si presenta la Sportequipe 7 GTW, una delle poche auto disponibili a 7 posti (in realtà 5+2) senza superare i 4,70 metri di lunghezza. In questo caso lo spazio disponibile per i bagagli si riduce a 230 litri, ampliabili al massimo fino a 1.500, a causa delle due sedute supplementari. Anche qui si fanno apprezzare comunque gli interni particolarmente eleganti e curati. Tra le dotazioni qualificanti spicca il tetto panoramico, mentre la sicurezza – come sulla 6 GT - è garantita dai numerosi sistemi di assistenza alla guida, come frenata d’emergenza, adaptive cruise control, allarme collisione, mantenimento di corsia, fari “intelligenti”, assistente di viaggio con rilevatore del traffico, telecamera con visibilità a 360°.
Per il resto i due modelli sfruttano un sistema di sospensioni costituito da McPershon anteriori e multilink posteriori e montano cerchi in lega da 20”. Quanto alle motorizzazioni, la Sportequipe 6 GT adotta il noto 4 cilindri in linea turbo benzina con distribuzione a catena 1.5 litri da 156 cv/230 Nm abbinato al cambio DCT doppia frizione, mentre alla 7-GTW è destinato il 4 cilindri 1.6 turbo da 185 cv/290 Nm. La prima viene proposta a 30.900 euro, l’altra a 32.900. Prezzi interessanti, che tuttavia potrebbero subire un incremento quando arriveranno, a inizio 2025, le versioni a benzina/GPL. Esclusa, invece, la possibilità di vedere una Sportequipe ibrida plug-in: a Macchia d’Isernia è stato deciso infatti di riservare l’elettrificazione al marchio dr.