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Mini, triplete zero emission: la nuova Aceman nel mezzo tra Cooper e Countryman
Mini, triplete zero emission: la nuova Aceman nel mezzo tra Cooper e Countryman
Tutto in un anno. Tanto ci è voluto alla Mini per rifare completamente la propria gamma aggiungendo novità sostanziali. La più importante è sicuramente la Aceman, inedito crossover 5 porte lungo 4,07 metri che si posiziona tra la Cooper e la Countryman, entrambe nuove di zecca pure loro. Ma se quest’ultima è un po’ più “tedesca” – è fabbricata a Lipsia – tutte e tre hanno qualcosa che le accomuna: sono tutte elettriche, anzi la Aceman è offerta solo ad emissioni zero ed è la prima Mini della storia ad esserlo. La nuova nata ha in comune con la Cooper 3 porte Electric la piattaforma Spotlight sviluppata in collaborazione con la Great Wall Motors.
Motori e batterie dunque sono gli stessi: con 135 kW ci sono 42,5 kWh di serbatoio per oltre 300 km di autonomia mentre con 160 kW la capacità sale a 54,2 kWh per oltre 400 km. La Cooper può mettere in più sul piatto le versioni con motori a benzina elettrificati: il 3 cilindri 1.5 da 156 cv e il 2 litri da 204 cv, tutti con cambio doppia frizione a 7 rapporti e condivisi anche dalla Mini Cooper 5 porte. E non dimentichiamoci anche della nuova Mini Cabrio, con l’immancabile capote in tela che si apre in 16 secondi e dotata di un 2 litri declinato in due livelli di potenza (163 cv e 204 cv).
E visto che a Oxford hanno fretta, non hanno aspettato neppure per presentare le versioni John Cooper Works che, per la prima volta, hanno il motore elettrico: da 190 kW (258 cv) per la Aceman e la Cooper 3 porte. Quest’ultima, c’è anche in versione con tubo di scarico e il 2 litri da 231 cv che rappresenta l’unica alternativa per la Cabriolet. Tutte le John Cooper Works sono accomunate da un assetto e freni rivisti, un’evidente caratterizzazione sportiva e, nel caso delle versioni elettriche, da uno studio aerodinamico particolarmente accurato. A conti fatti sono ben cinque le John Cooper Works, alcune capaci di andare sotto i 6 secondi nella classica prova da 0 a 100 km/h.
In generale, tutte le nuove Mini si caratterizzano per gli interni minimali rivestiti con materiali riciclati, le ampie possibilità di personalizzazione e l’interfaccia uomo-macchina basata sullo schermo OLED centrale circolare da 24 cm di diametro con pochissimi tasti fisici. Anche la nuova Countryman segue la stessa filosofia e non è certo esente da novità. È infatti più lunga (4,43 metri, +15 cm), più aerodinamica (cx di 0,26) e più spaziosa con un bagagliaio che va da 505 a 1.530 litri, in più ha una gamma di propulsioni particolarmente ampia con motori mild-hybrid 1.5 da 170 cv, 2 litri a trazione integrale da 218 cv o 300 cv (250 km/h, 0-100 km/h in 5,4 s.) e diesel di pari cilindrata da 163 cv fino ad arrivare alle inedite versioni elettriche: da 150 kW e la bimotore a trazione integrale da 230 kW, entrambe con batteria da 66,5 kWh e un’autonomia che va da 433 a 462 km.