Volvo EX30

Volvo, sicurezza ed ecologia. La casa svedese mantiene alto il ritmo di transizione grazie al successo della compatta EX30

di Nicola Desiderio
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La Volvo è in marcia verso il futuro e anche se, per sua stessa ammissione, sarà impossibile raggiungere il traguardo del 100% di elettrico entro il 2030, il percorso è avviato e sta dando risultati consistenti. Nei primi 10 mesi dell’anno, infatti, le vendite globali hanno raggiunto le 623mila unità (+9%) delle quali il 46% è alla spina e il 23,6% del totale è elettrico, mentre nei primi tre trimestri la casa di Göteborg ha continuato a fare utili con la previsione di raggiungere un margine operativo del 7-8% per l’intero 2024. Il merito di questi numeri è soprattutto della EX30 la cui produzione ha già superato le 100mila unità, si appresta a sbarcare anche negli USA e sta per rafforzare la propria gamma con la versione Cross Country. I punti di forza della piccola svedese (lunghezza di 4,23 metri) sono lo stile, la tecnologia e le prestazioni con la versione da 200 kW a trazione posteriore che già assicura uno 0-100 km/h in 5,7 s. con autonomia fino a 476 km e un’altra bimotore a trazione integrale da 315 kW che porta il tachimetro in tripla cifra da fermo in 3,6 secondi. E poi c’è il prezzo che parte da 37.350 euro, davvero allettante per un Suv elettrico con queste credenziali e questa personalità.

E siccome è giusto dare un colpo alla botte dopo averla data al cerchio, la gamma del marchio svedese è stata completata dalla EX90, maxisuv elettrico lungo 5 metri e 4 cm che affianca la XC90 rinnovata per essere compagna di viaggio nel percorso di transizione che ha al centro non solo la spina, ma anche la digitalizzazione con un’elettronica di bordo allo stato dell’arte. E sul capitolo sicurezza la EX90 ha molto altro da dire, come è d’obbligo su una Volvo, ad esempio con la presenza di un Lidar che individua oggetti o persone fino a 250 metri di distanza e il sistema che monitora l’abitacolo a 7 posti con altrettanti sensori radar, per rilevare i movimenti di bambini ed animali, segnalarne la presenza e, nel caso, attivare automaticamente la climatizzazione. La svedese è inoltre costruita per il 25% in materiali riciclati, ha tanto spazio per i bagagli (fino a 1.915 litri più un frunk da 46 litri) e offre un comfort principesco con prestazioni elevate. Tre le versioni disponibili: una da 205 kW con batteria da 104 kWh e due bimotore a trazione integrale, da 340 kW o 380 kW (0-100 km/h in 4,9 s.), con batteria da 114 kWh per autonomie intorno ai 600 km.

La XC90 si rinnova seguendo il solco della sorella elettrica e sbarazzandosi una volta per tutte del diesel con un 2 litri mild-hybrid 48 Volt da 250 cv o 300 cv e una versione ibrida plug-in che mette insieme il motore a combustione interna da 310 cv e l’elettrico da 107 kW che, grazie alla batteria da 18,6 kWh di capacità, può spingere il Suv svedese da solo per 70 km. E non è finita qui. Entro il 2026 sono in programma ben 10 novità e un ritmo di rinnovamento che prevede un nuovo modello e un restyling all’anno fino al 2032. Il prossimo turno è della berlina elettrica ES90 alla quale seguirà nel 2026 la nuova EX60 basata sulla piattaforma SPA3 con numerose novità tecniche quali la scocca realizzata con il metodo del gigacasting e che integra la batteria (cell-to-body) realizzata con celle “blade” di nuove generazione e architettura elettrica a 800 Volt per aumentare efficienza e velocità di ricarica. Ancora più sofisticata sarà l’elettronica grazie ai nuovi processori Thor di NVIDIA (4 volte più potenti e 7 volte più efficienti).

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Sabato 30 Novembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 11:18 | © RIPRODUZIONE RISERVATA