Nel mondo delle moto attualmente vanno di moda quelle di tipo crossove, BMW si è voluta distinguere con la sua nuova S 1000 XR, equipaggiandola con un motore da moto quasi sportiva

Bmw S1000 XR, pronta per viaggiare nel comfort con prestazioni da supersport

di Lorenzo Baroni
  • condividi l'articolo

MONACO - Una moto pronta a partire, a viaggiare con le borse cariche e prestazioni di una supersport. Per sedersi sopra servono 16.200 Euro, immatricolazione e primo tagliando inclusi. Il cuore, è un gruppo termico quattrocilindri 999 cc che esprime 160 cv a 11.000 e 112 Nm a 9.250. Con una velocità massima di circa 260 km/h limitati al contagiri. Un motore prontissimo ai bassi ma anche capace di allunghi da far paura alle sportive vere. Sotto alla carena da tourer tutto pepe troviamo l’analogo concept della S1000 R.

Il telaio è in alluminio a doppia trave abbinato, davanti a una forcella a steli rovesciati da 46 mm con un’escursione di 140 mm, mentre dietro c’è un mono è da 150 mm, con un’altezza da terra di 840 mm o nel caso dell’ESA l’assetto è ribassato a 790 mm la corsa delle sospensioni è stata ridotta di 120 mm davanti e 110 al posteriore.

Rivista anche la ciclistica infatti l'angolo di sterzo è di 64,5°, l'avancorsa è di 117 mm e l'interasse è lungo circa 1.548 mm, grazie anche al forcellone allungato di 65 mm sino a 670 mm. Il tutto pensato per massimizzare stabilità e trazione su ogni percorso, fondo e con carico anche lo scarico della XR è stato rivisto per ottimizzare l’erogazione ai bassi medi regimi e con la sua inclinazione quasi orizzontale lascia anche spazio alle borse, simmetriche per capacità di carico.

L’impianto frenante è Brembo con pinze radiali a quattro pistoncini anteriori e dischi da 320 mm e 265 e due pompanti al posteriore. ABS e ASC sono di serie, l’ABS Pro e il DTC invece sono optional a 400 Euro.

Ma passando all’estetica, il cupolino è regolabile in due posizioni con una protezione aerodinamica importanti anche grazie alle carene ben studiate in galleria del vento, un bel becco filante e due gruppi ottici, ovviamente asimmetrici, con presa d’aria centrale. Lo spazio in sella e comfort sono impressionanti pensando alle sorelle di cui è diretta discendente, come la praticità d’uso e soprattutto le informazioni a disposizione del pilota che può agevolmente leggere marcia inserita, settaggio sospensioni e modalità di guida selezionata e informazioni del computer di bordo tradizionali.

Il feeling con il gas è fantastico, niente on-off, ma solo una risposta ritardata del full-ride-by-wire che prima di scaricare a terra 160 CV è mediata dall’elettronica di bordo e la piattaforma inerziale per vedere se l’angolo di piega è tale per aprire le farfalle e far intervenire il traction oppure no.

Prestazionalmente, il motore acquista verve ai medi e dai 7.000 con la valvola allo scarico aperta che scoppietta e suona una sinfonia superba. In accelerazione il sound d’aspirazione è fantastico e diventa una libidine ogni volta che il cambio elettronico taglia l’alimentazione per buttare dentro una marcia dietro l’altra.

Ma la S1000 XR non è solo una crossover da “sparo” se ne apprezza la coppia ai bassi, l’ottimo bilanciamento e la morbidezza con cui si lascia condurre tra curve.

Difetti? La sportività di una ciclistica e di un motore così sportivi e diretti trasmettono qualche vibrazione di troppo al manubrio tra i 5 e i 6.000 giri, ma del tutto ovviabile selezionando mappature più tourist e meno sportive.
 

  • condividi l'articolo
Lunedì 4 Luglio 2016 - Ultimo aggiornamento: 05-07-2016 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti