MONZA - In programma sul circuito c’è anche la parata delle più significative Bmw da corsa guidate dai piloti dell’epoca. Un autentico parterre de roi : la 328 del 1937, la 328 Touring Coupé del 1939, la 328 Mille Miglia Roadster del 1940, la Lotus 23/Bmw del 1965, la Chevron Bmw B21 del 1972, la 2002 Gruppe 2 del 1976, la March Bmw 782 del 1978, le M1 Procar del 1980.

Tanti i pezzi unici esposti nella mostra storica al “Next 100 Festival”. Tra i modelli più significativi troviamo la Hh 49 Formel 2 Rennwagen del 1949, la piccola Bmw 700 Rs del 1961, la Brabham/Bmw Bt7 Rekordwagen del 1965, la 320 Turbo Gruppe 5 del 1979, la M3 Rallye del 1986, la Benetton /Bmw B186 Turbo del 1986, la M3 Gtr del 1993, la McLaren /Bmw F1 Gtr Le Mans del 1996.

A Monza, nell’area Innovation Hub sarà esposta anche la Bmw “i Vision Future Interaction”, concept car a emissioni zero svelata al CES di Las Vegas. Sviluppata partendo dalla i8 Spider, si caratterizza per le tre modalità di guida: in Pure Drive guida l’uomo, in Assist la guida autonoma interviene solo in caso di pericolo e in Lastly fa tutto l’auto, mentre il display di bordo diventa l’interfaccia per la navigazione internet degli occupanti.

Per Bmw Italia la responsabilità sociale è una priorità perseguita con numerose attività in vari campi. L’etichetta che le rappresenta – SpecialMente – è presente a Monza con un box informativo, ma anche con il truck del partner Dynamo Camp, il primo in Italia specializzato in terapia ricreativa che accoglie per periodi di vacanza ragazzi tra i 6 e i 17 anni di età, affetti da patologie gravi come il diabete o le malattie oncoematologiche e neurologiche.