Luca de Meo, presidente di Seat

De Meo, il presidente di Seat all’attacco: «Vogliamo crescere ancora»

di Giampiero Bottino
  • condividi l'articolo

MADRID - Dopo cinque anni consecutivi di crescita, culminati nei record assoluti del 2017 in termini di vendite (468.431 unità, +14,6% rispetto all’anno precedente), di fatturato (9.552 milioni di euro, +11,1%), di utile dopo le imposte (281 milioni, +21,3%) e di cash flow (947 milioni, +24,4%, cifra sufficiente ad autofinanziare i 962 milioni di investimenti per la metà destinati alla Ricerca e Sviluppo) lo si può affermare con certezza: Seat è uscita dalle secche, ha smesso i panni di un marchio dall’identità nebulosa, dai conti problematici e dall’immagine appannata. Partendo da queste basi finalmente solide, la casa spagnola del gruppo Volkswagen può, come ha detto il presidente Luca de Meo presentando il bilancio dell’anno da poco trascorso, «guardare al futuro con ambizioni di crescita».

Lo conferma nei fatti un’offensiva di prodotto senza precedenti, che prevede fino il lancio di un nuovo modello ogni sei mesi fino al 2020, quando arriverà la prima Seat al 100% elettrica con 500 km di autonomia, realizzata sulla piattaforma elettrica Meb del gruppo di Wolfsburg. È solo uno dei quattro pilastri del futuro sviluppo che de Meo sintetizza nello slogan «Più brand, più mercati, più auto, più energie». Quanto ai mercati, la casa spagnola sta avvicinando quello cinese con un approccio non totalmente ortodosso: come “ufficiale di collegamento” con la Jac Motors, partner della terza jv Cinese del Gruppo e finalizzata a creare una marca locale di vetture elettriche. «Abbiamo il compito – precisa de Meo – di offrire i nostri servizi ai colleghi di VW Group China, soprattutto in tema di sviluppo prodotto e design».

Niente sbarco negli Usa, nonostante il possibile avvio della produzione nel vicino Messico: «Anche se ciò dovesse accadere, non guarderemmo a Nord, ma ai mercati dell’America Latina. Comunque per ora è solo un’ipotesi su cui stiamo ragionando. E non pensiamo a una fabbrica nuova, ma semmai a utilizzare parte delle capacità produttiva di cui il gruppo già dispone».

Pur preparando l’auto elettrica, il presidente della Seat prevede che nel 2025 l’80% delle vendite riguarderà ancora i motori a combustione interna: «L’esperienza insegna che un prodotto nuovo ha successo solo se offre un’esperienza molto migliore di quello vecchio. E che una nuova tecnologia in genere decolla quando il differenziale di prezzo rispetto a quella che deve sostituire scende al di sotto del 10%».

  • condividi l'articolo
Giovedì 12 Aprile 2018 - Ultimo aggiornamento: 13-04-2018 09:48 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti