Il rendering della Unpav (unità navale polifunzionale ad Alta Velocità)

Marina Militare, sarà varata sabato la prima Unpav: unità navale polifunzionale ad Alta Velocità

di Antonino Pane
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MESSINA - Anche l’Esercito andrà ad alta velocità in mare. Sabato a Messina, si terrà la cerimonia di varo della prima Unpav (unità navale polifunzionale ad Alta Velocità) commissionata dalla Marina Militare italiana a Intermarine. La commessa comprende due navi, per un totale di 40 milioni di euro. Le nuove navi serviranno alla Marina Militare per rinnovare le linee operative delle Unità Navali e supplire, almeno in parte, alla crescente obsolescenza della Flotta, adottando mezzi all’avanguardia e di elevato contenuto tecnologico.

Unpav è una  tipologia di nave in grado di assolvere missioni diversificate e con brevissimo preavviso, coprire distanze elevate in tempi contenuti, e sono quindi particolarmente idonee ad intervenire anche in supporto alle operazioni di controllo dei flussi migratori. Le due navi sono prodotte al 100% in Italia: lo scafo e il primo allestimento viene realizzato presso i cantieri di La Spezia di Intermarine, e poi vengono ultimate a Messina.

La cerimonia del primo varo, come dicevamo, si terrà nei cantieri di Intermarine di Messina sabato dalle ore 10, e sarà presente anche il Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, l’ammiraglio di squadra Valter Girardelli. Prevista anche la presenza del commissario dell’Autorità Portuale di Messina, Antonino De Simone.

L’annuncio delle nuove costruzioni fu dato da Intermarine, controllata del Gruppo industriale Immsi S.p.A., in occasione di Euronaval 2016, la più importante esposizione mondiale di sistemi di difesa navali. 

Intermarine ha maturato una solida esperienza e conoscenza delle problematiche inerenti la progettazione e costruzione di navi militari speciali con requisiti operativi molto stringenti, imponendosi sul mercato internazionale grazie all’ottima reputazione guadagnata con la fornitura alle più prestigiose Marine Militari mondiali di navi molto speciali come i Cacciamine.

L’Unpav è lunga fuori tutto 40 metri, larga 8 metri, ed è spinta da un sistema combinato di motori diesel accoppiati a propulsori a getto. L’impianto della propulsione consente la condotta della nave in diversi assetti di navigazione e operativi, garantendo una elevata flessibilità di impiego.

Le navi sono state progettate nel pieno rispetto dei regolamenti del Registro Navale Italiano per tutti gli aspetti più importanti che riguardano la sicurezza sia della piattaforma sia del personale impegnato nelle varie operazioni.

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Martedì 22 Maggio 2018 - Ultimo aggiornamento: 24-05-2018 11:28 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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1 di 6 commenti presenti
2018-05-24 10:16:06
Le formidabili ed avveniristiche armi che si vedono sulla nave militare danno veramente un senso di sicurezza. Con esse le nostre coste sono diventate inviolabili. Con un ministro per la difesa in gonnella tutto quello che potevamo aspettarci era di completare la trasformazione della Marina Militare Italiana in Corpo Militare dei Bagnini di Stato. Adesso le navi militari vengono costruite apposta per traghettare gli africani perché sulle vere navi da guerra stanno scomodi. Adesso per i marinai verranno istituiti corsi da infermiere, ginecologo, maestri d'asilo infantile,. Scommetto che non ce n'è uno che sappia adoperare un'arma. Però i soldati veri, quei pochi che abbiamo e che possiamo permetterci, li mandiamo a fare la guerra in paesi che non ci hanno mai dato fastidio e che molti non sanno neppure dove cercarli sulla carta geografica.