Acquisto auto, Findomestic: aumenta l'interesse per il NLT. Diesel in caduta libera, cresce il GPL

Acquisto auto, Findomestic: aumenta l'interesse per il NLT. Diesel in caduta libera, cresce il GPL

di Giampiero Bottino
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MILANO - Incentrato sul tema della (precaria) fedeltà alla marca – e/o al modello – manifestata più nelle parole che nei fatti concreti dalle oltre 10.000 interviste realizzate con un campione rappresentativo e raccolte dagli specialisti di C-Ways e Kantar Tns, l'appuntamento ormai tradizionale (è giunto alla 12a edizione) con l'Osservatorio Findomestic Auto ha fornito altri spunti significativi sulle aspettative e le intenzioni degli automobilisti dei 15 mercati più motorizzati del mondo.

In questo quadro generale si inseriscono alcune notazioni particolarmente interessanti grazie alla filiale italiana dell'azienda leader in Europa nel credito al consumo, che ha commissionato alla Doxa un «supplemento d'indagine» focalizzato sul nostro Paese e sulle sue specificità. Se in termini di fedeltà gli italiani ribadiscono la connaturata dinvoltura (la professa l'80% degli intervistati, ma a praticarla è solo il 26%) che li caratterizza nei rapporti – non solo con l'auto – i risultati forniscono utili motivi di riflessione a chi è impegnato nella difficile sfida della fidelizzazione in un settore che sta affrontando i cambiamenti più rapidi e profondi della sua storia.

A cambiare, soprattutto in prospettiva, è l'approccio stesso al prodotto-auto, con l'affacciarsi di nuove formule che tendono ad assecondare la tendenza – più evidente tra i giovani – a sostituire il concetto di proprietà con quello di utilizzo. Un trend che trova sostanza nella crescente attenzione manifestata anche dai privati per il noleggio a lungo termine, nonostante l'eccessiva complessità delle pratiche per accedervi e la mancanza di stimoli fiscali. La percentuale degli intenzionati a sperimentarlo in occasione del prossimo cambio di auto resta ancora marginale, ma è raddoppiata (dal 3 al 6%) rispetto al 2017.

L'acquisto tradizionale resta comunque prevalente: sale dal 21 al 26% del campione il peso di chi intende rivolgersi al mercato del nuovo, come quello di chi punta invece sull'usato, che passa dal 15 del 2017 all'attuale 14%. Al contrario, cala dal 36 al 33 la percentuale degli automobilisti interessati ai chilometri zero, che comunque continua rappresentare un vero e proprio canale di vendita apprezzato dalla clientela.

I dati illustrati dal responsabile dell'Osservatorio Claudio Bardazzi mettono anche in evidenza il peso dei pregiudizi e dei timori indotti da un'informazione non sempre corretta. Un tema riferito essenzialmente al diesel, che nel caso delle motorizzazioni più recenti secondo il Cnr risulta meno inquinante non solo della benzina, ma anche della propulsione elettrica, almeno quando le batterie vengono alimentate con energia prodotta da fonti non rinnovabili. Nonostante questo autorevole avallo, l'indagine Findomestic sembra prefigurare una condanna senza appello.

Le intenzioni d'acquisto indicate nell'indagine indicano che solo il 19% degli automobilisti rimarrà fedele al gasolio – che oggi vale il 48% – in occasione dell'acquisto della prossima auto. In calo anche l'amore per la benzina (dal 36 al 14%), mentre il Gpl è previsto in crescita dal 10 al 15% e il metano è atteso a una sostanziale stabilità attorno al 4%. Protagoniste saranno le vetture elettrificate, con un'impennata dei modelli ibridi (dal 2 al 26%) e una buona performance (dall'1al 6%) delle elettriche pure. In prospettiva 2030, l'intero parco auto risulta completamente ridisegnato con le ibride al 46%, le elettriche al 26 e i carburanti di origine fossile ridotti al ruolo di comprimari: diesel al 3%, benzina all'8, Gpl al 5 e metano sempre stabile attorno al 4%.

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Giovedì 14 Giugno 2018 - Ultimo aggiornamento: 19:15 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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