Aseel Al Hamad al volante della Jaguar F-Type

In Arabia Saudita finalmente le donne possono guidare. La pilotessa Aseel festeggia al volante di una Jaguar

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RIYAD - Aseel Al Hamad, pilota da competizione, ha festeggiato la fine del divieto di guida per le donne in Arabia Saudita, con un giro d’onore su una Jaguar F-Type. Aseel, prima donna membro del Consiglio della Federazione Automobilistica dell’Arabia Saudita, non aveva mai guidato su una pista del proprio Paese. «Amo da sempre le auto, e per me è stato un giorno molto emozionante. È il migliore momento di guida della mia vita. Quale modo migliore per celebrare per la prima volta il World Driving Day se non facendo ruggire una stupefacente Jaguar F-TYPE con un giro d’onore su pista nel mio Paese? Spero che molti automobilisti in tutto il mondo abbiano condiviso con noi un loro momento di guida memorabile usando #worlddrivingday», ha detto Aseel Al Hamad.

Con il World Driving Day Jaguar invita a ricordare questa storica giornata ed il suo significato per le donne, per l’Arabia Saudita e per il generale progresso del mondo. Nell’ambito dell’attuale collaborazione con 40 Università ed Istituzioni Accademiche a livello globale, in merito alle future soluzioni per la mobilità, Jaguar stringerà una partnership con l’Università dell’Arabia Saudita che entrerà a far parte di questo network mondiale. La collaborazione, che verrà annunciata nel corso dell’anno, consentirà alle più brillanti giovani menti dell’Arabia Saudita di forgiare le future innovazioni della Società, nel suo percorso verso un futuro Autonomo, Connesso, Elettrificato e Condiviso (ACES - Autonomous, Connected, Electrifies and Shared future).

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Venerdì 6 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 07-07-2018 13:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 di 2 commenti presenti
2018-07-06 20:27:36
sono ben altre le cose che servono alle donne in arabia ed in tutto il mondo musulmano. e quella più che fare la pilotessa mi sembra voglia qualche copertina.
2018-07-06 22:27:00
Ottima notizie e sicuramente buon segnale…anche se una valida e verace persona che si occupa di commercio estero e che per motivi di lavoro si trova spesso in quelle zone sostiene, a ragione, che le cose da fare sono ancora davvero molte ed assolutamente di rilievo.