TORINO - «Venerdì 20 luglio la società è stata informata dalla famiglia del dottor Marchionne senza alcun dettaglio del serio deterioramento delle sue condizioni e che di conseguenza egli non sarebbe stato in grado di tornare al lavoro. La società ha quindi prontamente assunto e annunciato le necessarie iniziative il giorno seguente». Lo precisa un portavoce di Fca. « Fca - spiega - non è in grado di commentare le dichiarazioni dell’Ospedale di Zurigo. Per motivi di privacy sanitaria, la società non aveva conoscenza dei fatti».
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