Andrea Dovizioso

GP Thailandia, Dovizioso ci prova, Lorenzo che paura: distrugge sua Ducati. In ripresa Yamaha con Vinales

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BURIRAM - La Ducati c’è ma rischia di perdere Jorge Lorenzo, la Yamaha sembra in ripresa, mentre Marc Marquez dà l’idea di una “tigre” in agguato in attesa solo di dare la zampata vincente. Tra sorprese, conferme e cadute, il primo Gran Premio della MotoGp della storia in Thailandia comincia prendere forma dopo le prime prove libere sul circuito internazionale di Buriram, nel nord-est del Paese a 400 chilometro da Bangkok. A stupire nella sessione della mattina è stato il marchio di Iwata che soprattutto con Marck Vinales e poi Valentino Rossi ha messo a segno una inaspettata doppietta. Molto bene al pomeriggio Andrea Dovizioso davanti di pochissimo sia alla Yamaha guidata dal pilota spagnolo sia alla Honda del campione del mondo e leader della classifica. Paura nel finale dell’ultima sessione per la spaventosa caduta di Lorenzo reduce dall’infortunio al piede del Gp di Aragon.

Un altro ko per il maiorchino ancora tutto da spiegare in quanto non è chiaro se la Desmosedici finita in pezzi abbia avuto un problema tecnico, oppure si tratti di un errore in frenata del pilota all’ingresso della curva 3. Su una pista lunga 4,554 Km che la classe regina ha conosciuto solo in occasione dei test di febbraio, Dovizioso sembra così intenzionato a tenere in vita il più possibile il suo sogno iridato a cinque Gp dalla fine della stagione. Marquez è infatti ad un passo dalla conferma a re indiscusso della MotoGp dall’alto di quota 246 punti, poi il ducatista di Forlì a 174 che continuando a fare bene può ancora dire la sua, mentre Rossi a quota 159 e con una Yamaha comunque da verificare è ormai fuori dai giochi. Yamaha che oggi a Buriram ha dato segnali incoraggianti soprattutto per Vinales: «È andata meglio del previsto - ha detto lo spagnolo - oggi ho potuto guidare come chiedevo e mi sono divertito. Va bene la nuova distribuzione dei pesi che chiedevo da mesi, tutto mi piace della Thailandia e di Buriram. È andata molto meglio rispetto anche ai test di febbraio». Sfida iridata a parte, a far discutere a Buriram è il nuovo incidente capitato a Lorenzo: le prime radiografie scongiurano altre fratture oltre a quelle rimediate al MotorLand di Aragon per lo spagnolo della Ducati.

«Lorenzo ha sofferto una forte contusione al polso sinistro e un’altra contusione alla caviglia destra. Non ci sono rotture e sarà trasportato all’ospedale di Buriram per una TAC e altri esami», afferma un primo bollettino medico in attesa di vedere se ci sono delle microfratture. Dubbi poi sulla dinamica dell’incidente che Paolo Ciabatti, DS Ducati, lascia per ora aperti: «Non sappiamo che cosa sia successo alla moto di Jorge. Alla TV, ascoltando il suono dalla camera onboard sembrava che fosse successo qualche cosa di strano al motore. Appena sarà possibile analizzeremo i dati per capire che cosa sia successo». Su una pista nuova resa più difficile dal caldo torrido di Buriram, Lorenzo non è stato l’unico a a cadere. Giù anche Scott Redding alla curva 4: il britannico dell’Aprilia, che nel 2019 lascerà la classe, scivola nella via di fuga. È vittima di un fuori pista anche Andrea Iannone (Suzuki) che però termina la sessione con un ottimo sesto tempo in combinata ed il prossimo anno prenderà il posto proprio di Redding nella scuderia del marchio di Noale.

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Sabato 6 Ottobre 2018 - Ultimo aggiornamento: 01:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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