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WOLFSBURG – Per la declinazione di un Maggiolino con motore termico che se ne va, ne arriva una elettrica. Volkswagen ha anticipato il debutto al Salone di Ginevra (aperto al pubblico tra il 7 ed il 17 marzo) dell'e-buggy. Si tratta di un “esemplare unico” sviluppato sulla piattaforma modulare elettrica del gruppo, la Meb. Il debutto è fissato per il 5 marzo alle 10.20.
Dalla tarda primavera di quest'anno cesserà definitivamente la produzione del Beetle, resuscitato nel 1998 ed erede del glorioso Maggiolino. L'ultimo stabilimento a produrlo si trova in Messico. Lo storico Maggiolino, sulla cui piattaforma era nato anche il buggy, non verrà sostituito, ma il concept della versione a zero emissioni dal quale trae ispirazione è carico di suggestione.
Infatti condivide la stessa impostazione senza tetto fisso né portiere convenzionali. Lo stile è caratterizzato dalle ruote scoperte dotate di pneumatici offroad e dalle fiancate aperte. «Il buggy è più di una semplice auto. È vitalità e passione su quattro ruote», sintetizza Klaus Bischoff, responsabile del design di Volkswagen.
Ispirato ai popolari dune buggy americani, il nuovo prototipo serve al costruttore per dimostrare la versatilità della piattaforma Meb, quella sulla quale il colosso di Wolfsburg conta di realizzare almeno 50 diversi modelli per i vari marchi del gruppo. L'e-buggy conferma anche, rende noto il costruttore, che la nuova architettura «può essere utilizzata in modo più ampio della sola produzione su larga scala». Per il momento Volkswagen riferisce ancora di un “esemplare unico” e non rivela alcun dettaglio tecnico.
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