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GINEVRA - Ormai vicina alla commercializzazione in programma a primavera, la nuova Bmw Serie 7 è stata protagonista di un ricco e articolato stand incentrato soprattutto sulle strategie di elettrificazione di cui la casa di Monaco non nasconde le ambizioni di leadership e di cui la stessa ammiraglia ha offerto testimonianza proponendo in tre diverse configurazioni la quarta generazione della tecnologia plug-in hybrid del costruttore bavarese.
Alla «capofamiglia» 745e fa infatti compagnia la versione a passo lungo (particolamente gradita al mercato cinese) declinata a sua volta con due differenti soluzioni di powertrain: la 745Le e la 745Le xDrive con la trazione integrale intelligente Bmw nella sua più recente evoluzione. L'abbinamento tra il 6 cilindri in linea 3.0 da 286 cv e il motore elettrico da 113 cv garantisce un netto miglioramento rispetto alla Serie 7 precedente in termini non solo di potenza e di coppia, ma anche di consumi ed emissioni.
Quando si vogliono mettere alla prova le doti prestazionali selezionando la modalità Sport per sfruttare tutti i 394 cv a disposizione si ottengono accelerazioni degne di una sportiva di razza (5,2 secondi da 0 a 100 km orari per la versione «corta», 5,3 per la L e addirittura 5,1 per la sua declinazione a 4 ruote motrici), mentre in tutti e tre i casi la velocità massima è limitata elettronicamente a 250 km/h.
Sul fronte del rispetto ambientale, la 745e svela per intero la sua anima «verde» con emissioni medie di CO2comprese tra 48 e 52 g/km, mentre l'aumentata capacità della nuova batteria agli ioni di litio ha consentito di aumentare fino a 58 km l'autonomia in modalità al 100% elettrica quando non si superano i 110 km all'ora, 20 in più rispetto al modello precedente, mentre la velocità raggiungibile quando si ricorre al solo motore elettrico può toccare i 140 orari. Senza contare che la gestione intelligente dell'energia – sfruttando la capacità predittiva del sistema di navigazione di ultima generazione – consente di dosare la collaborazione tra i due motori mantenendo un'adeguata riserva di carica da utilizzare nei tratti di percorso dove le emissioni zero sono più raccomandabili.
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