Un momento dell'assemblea di Nauitica Italiana

Nautica Italiana riunita in assemblea a La Spezia. Tacoli sicuro: «Va avanti il riavvicinamento a Ucina»

di Sergio Troise
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LA SPEZIA - Si è svolta a La Spezia, in un clima di soddisfazione e di fiducia, la prima assemblea 2019 dei soci di Nautica Italiana, l’organizzazione presieduta da Lamberto Tacoli (Perini Navi) che raggruppa alcuni tra i più grandi cantieri nautici italiani (Azimut-Benetti, Ferretti Group, Baglietto, Perini e Fincantieri su tutti) a suo tempo usciti da Ucina, ma ora pronti a ritrovarsi con gli ex alleati per avviare politiche e iniziative condivise a sostegno dello sviluppo dell’intero settore.

La questione della riunificazione associativa è stata anzi il tema principale dell’assemblea, con gli ex dissidenti impegnatisi a perseguire l’accordo in tempi certi e stretti, in modo che si possano affrontare al meglio le numerose questioni aperte, legislative e non. Una nota diffusa dall’ufficio stampa dell’associazione indica addirittura come “tema principale dell’assemblea la questione della riunificazione associativa, da perseguire in tempi certi e stretti per il bene del comparto”.

L’obiettivo dichiarato è creare le condizioni per fare in modo che le aziende del settore possano presentarsi compatte nel confronto sui vari dossier aperti, primo tra tutti quello sul palinsesto dei saloni nautici. La questione – come è noto – non ha trovato finora riscontro alcuno da parte di Ucina, rimasta gelida di fronte ai propositi di retromarcia di Nautica Italiana. Ma in vista del cambio della guardia al vertice dell’associazione confindustriale (dal 20 giugno, com’è noto, Saverio Cecchi prenderà il posto di Carla Demaria) c’è chi spera davvero in una reunion. Sulla questione si è speso una volta ancora, durante l’assemblea a La Spezia, il presidente di Nautica Italiana Lamberto Tacoli, definendo “tema di diffuso interesse la sfida della riunificazione del comparto”.

“In questi ultimi mesi – ha detto Tacoli alla presenza dei soci di Nautica Italiana - è stato fatto tanto, ne è riprova il fatto che i toni siano ormai distesi e che si stia lavorando a una progettualità comune a tutti. Il mio augurio, che corrisponde anche alla mission della mia rinnovata presidenza, è che questo percorso di riunificazione si concretizzi il prima possibile per il bene di tutto il comparto nazionale”.

Vedremo quali saranno gli sviluppi. Intanto Nautica Italiana ha colto l’occasione dell’assemblea a La Spezia per dirsi pronta a far vivere, attraverso progetti promossi dall’associazione, l’eccellenza del Miglio Blu spezzino, punta di diamante della produzione italiana. E’ stato fatto, inoltre, il punto sulle attività portate avanti nei primi cinque mesi dell’anno, in testa il B2B Day, la terza edizione del Versilia Yachting Rendez Vous e l’opera di accreditamento presso parlamentari e ministeri che operano in ambiti legislativi che possono incidere sulla vita e sull’operatività del comparto.

Dopo la discussione, i soci hanno assistito a due interventi di approfondimento tenuti da Michele Nacamulli, responsabile investimenti del Gruppo PICTET (realtà specializzata in asset management), dedicato all’evoluzione dell’economia nel mondo con particolare riferimento ai dazi economici imposti dagli Stati Uniti, e Stefano Brigandì, business development manager di RINA Spa, dedicato al tema della sostenibilità ambientale in ambito navale e dei nuovi sviluppi normativi.

A margine dell’assemblea sono stati presentati, infine, tre nuovi soci di Nautica Italiana: FP Art (società di consulenza e fornitura d’arte per yacht, navi e hotel di lusso); I.C.Yacht (azienda specializzata nella progettazione e produzione di tender e imbarcazioni a motore dai 23 ai 60 piedi interamente custom) e Paolo Castelli Spa - Marine Division (progetta e realizza forniture in ambito navale con l’obiettivo di rendere funzionali ed eleganti gli ambienti di una barca, valorizzandone gli spazi).

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Giovedì 6 Giugno 2019 - Ultimo aggiornamento: 18:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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