Il primo “radar anti-rumore” in Francia è stato installato vicino all’aeroporto di Parigi Orly, su un lampione nel centro di Villeneuve-le-Roi. L'obiettivo è multare le moto rumorose che sfrecciano nei quartieri residenziali. Una sorta di "autovelox" contro marmitte e motori elaborati, in grado di rilevare la rumorosità eccessiva di un veicolo, o motoveicolo, di fotografarne la targa e comminare automaticamente la sanzione, un po' come avviene quando si superano i limiti di velocità. La fase per ora è solo sperimentale: i francesi hanno previsto un periodo di studio di due anni sia per testare la tecnologia, che per definire quali siano i livelli di rumore tollerabili, oltre i quali scatteranno multe.
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Mezza Europa sta valutando i “noise radar”. Nel Regno Unito, infatti, già da giugno il Ministero dei Trasporti è corso ai ripari contro le centinaia di auto elaborate che disturbanola quiete dei cittadini londinesi e dei sobborghi. Il dispositivo ha quattro microfoni che misurano i suoni in decibel e grazie a una sorta di triangolazione del suono è possibile determinare i decibel.
Intanto il sindaco della cittadina francese, Didier Gonzales, ha spiegato che le registrazioni audio saranno collegate alle telecamere a circuito chiuso della polizia locale. Così i trasgressori saranno individuati in tempo reale, visto che non esiste ancora un sistema che lo faccia automaticamente. «Il rumore? È la rovina della vita moderna - ha detto il sindaco - e fa male come il fumo passivo». I fracassoni sono avvisati.
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