l'Audi Q5 ibrida plug-in

Audi Q5 diventa ibrida plug-in, taglia i consumi e aumenta le prestazioni

di Nicola Desiderio
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CHAMPOLUC - L’era dell’elettrificazione comincia anche per l’Audi Q5 che completa la propria offerta con le versioni ibride plug-in denominate “55 TFSI e” e “50 TFSI e”. La differenza dunque sta nel numero, che identifica due livelli di potenza, e nella “e” che invece si riferisce alla nuova carica capace di abbattere le emissioni e spingere le prestazioni.
 

 

A sottolineare quest’ultimo aspetto anche esteticamente ci sono il pacchetto S Line di serie e la parte posteriore che, nella parte inferiore del paraurti, ha una cornice metallica che simula l’esistenza di due coppie di terminali. Le vere novità però sono sotto pelle e sono rappresentate dal nuovo sistema ibrido ricaricabile. La parte termica è rappresentata dal 2 litri a benzina da 252 cv e 370 cui è accoppiato un motore elettrico da 105 kW e 350 Nm integrato all’interno del cambio doppia frizione a 7 rapporti. La versione 55 eroga in totale 367 cv e 500 Nm, la 50 si ferma a 299 cv e 450 Nm erogati già a 1.250 giri/min, così come nell’altra. La batteria, in entrambi i casi, è agli ioni di litio da 14,1 kWh di capacità ed è dotato di caricatore a 7,4 kWh così che una ricarica può essere completata in 2 ore e mezza dalla wallbox o in 7 ore dalla presa domestica. Dunque tempi praticabili e la possibilità, grazie al servizio E-tron Charging, di accedere a 110mila colonnine pubbliche in tutta Europa pagando una tariffa unica con una sola card.

Come in altri casi, il processo di ricarica può essere gestito a distanza tramite app, programmando anche i tempi della climatizzazione. Particolarmente efficiente il sistema di recupero dell’energia, ripreso dalla E-tron, che sfrutta il sistema di frenata elettroidraulica che trasforma tutta l’energia cinetica con decelerazioni fino a 0,2 G e fino a 80 kW. Il sistema è anche predittivo sfruttando il radar che, in base al traffico, anticipa o intensifica la decelerazione. Il guidatore può scegliere tre modalità di utilizzo del sistema ibrido: EV per marciare in elettrico, Hybrid per sfruttare al meglio entrambi i motori, Hold per mantenere la ricarica durante i lunghi spostamenti e poi sfruttarla all’interno del centro abitato della destinazione. Rimangono le classiche modalità di guida che si trovano su tutte le Audi alla quale si sommano anche quelle per il fuoristrada. In questo caso agisce anche sul sistema di trazione integrale e (se presenti) sulle sospensioni pneumatiche che possono sollevare la vettura di ulteriori 45 mm.

Il sistema ibrido comporta una riduzione della capacità del bagagliaio da 550 a 465 litri, ma rimangono le funzionalità del portellone elettrico e del divano abbattibile 40/20/40 e scorrevole. Notevoli infine le prestazioni: la 50 accelera da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi, la 55 in soli 5,3 mentre per entrambe la velcoitàà è di 239 km/h. Per la prima i consumi dichiarati WLTP sono di 2,1-2,7 litri/100 km con emissioni di 48-62 g/km di CO2, per la seconda si parla di 2,2-2,8 litri/100 km pari a 50-65 g/km di CO2. Per entrambe l’autonoma in elettrico è di 45 km e in queste condizioni possono raggiungere 135 km/h. Su strada la Q5 ibrida plug-in si rivela soprattutto silenziosa e brillante, oltre che facile da guidare, ma il peso in più si sente (135 kg solo per la batteria). Nelle manovre in retromarcia e nella marcia a bassa velocità ci vorrebbe un avvisatore acustico esterno per i pedoni che la normativa prevede già per i mezzi elettrici di nuova omologazione da luglio, ma renderà obbligatorio anche per gli ibridi capaci di marciare a emissioni zero, anche momentaneamente, solo dal I luglio 2021.

Di grande interesse invece il capitolo costi. La Q5 50 TFSI e in allestimento base parte da 57.500 euro, la 55 parte dal Business e da 64.800 euro. Le cifre non sono certo contenute, ma ci sono vantaggi innumerevoli. Prima di tutto, il bollo si paga sulla parte termica che ammonta a 185 kW che, guarda caso, è la soglia oltre la quale scatta il superbollo. Entrambi non pagano il “malus” per la ecotassa, anzi la 50 ha un bonus di 2.500 euro perché costa meno di 50mila euro più iva. A Milano, il risparmio può sfiorare i 10mila euro considerando i mancati esborsi per entrare nelle Aree B e C cui si devono sommare altre 10mila per il carburante rispetto alla versione 45 TFSI da 245 cv e di 7.300 euro rispetto alla 40 TDI da 190 cv. Un buon investimento dunque, ancora di più considerando la crescita continua dei valori residui delle vetture ibride.

 

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Mercoledì 4 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 09-09-2019 15:31 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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