Q6 e-tron presentata in anteprima mondiale all'Audi House of Progress nell'ambito della Milano Design Week
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MONACO - Perfettamente oliata, la macchina di Ingosltadt è pronta ad affrontare con ambizioni di leadership la sfida dell'elettrificazione, chiave di volta della mobilità sostenibile prossima ventura. La sensazione è emersa chiara dall'evento con cui Audi ha illustrato la sua strategia con una dimostrazione di forza e determinazione davvero impressionante.
Alla base di questa strategia ci sono ben quattro piattaforme svelate a Monaco nel corso di una ristretta anteprima e destinate a coprire tutti i segmenti del mercato. La prima è la Mlb Evo, variante elettrificata della piattaforma modulare longitudinale dei quattro anelli già a listino con la e-tron (da 85.100 euro), alla quale entro la fine del 2019 si aggiungono la versione d'accesso e-tron 50 quattro e la più sportiva e-tron Sportback.
La Meb, piattaforma modulare elettrica a trazione posteriore o integrale del gruppo di Wolfsburg che ha esordito con la ID.3, prima vettura della rivoluzionaria famiglia elettrica Volkswagen, sarà destinata in Audi ai modelli compatti e medi e farà la sua prima apparizione nel 2021 con la Q4 e-tron.
A chiudere il poker ci sono poi le due piattaforme «top level» sviluppate in collaborazione con Porsche. La prima è la J1 riservate alle supersportive come la Taycan, la prima supercar 100% elettrica di Züffenhausen, e l'Audi e-tron GT concept a quattro ruote sterzanti con 590 cv e 830 Nm di coppia massima, la cui evoluzione di serie è attesa sul mercato nel 2020. Il secondo frutto di questa collaborazione si chiama Ppe (Premium plattform electric) e a partire dal 2022-23 equipaggerà i modelli di Ingolstadt di fascia più alta, a due e a quattro ruote motrici.
Nell'attesa che il piano di elettrificazione sostenuto con un investimento di 40 miliardi porti nelle concessionarie – entro il 2025 – 30 modelli elettrificati, 20 dei qualli 100% elettrici, l'evento di Monaco ha consentito di prendere il primo contatto con i quattro modelli Phev (ibridi plug-in) in arrivo entro il 2019 e caratterizzati dalla lettera «e» che compare nel nome, tutti basati su motori turbo e benzina abbinati alle due unità elettriche che assicurano la trazione integrale quattro: un 4 cilindri 2.0 da 367 cv per la Q5 Tfsi e e per la A7 Tfsi e, mentre A8 Tfsi e e Q7 Tfsi condividono il 6 cilindri 3.0 declinato nelle potenze di 449 e 456 cv rispettivamente.
In tutti i casi comportamento dinamico, handling e prestazioni – consumi ed emissioni a parte – sono del tutto allineati alle Audi convenzionali. L'unico dettaglio che rende immeditamente percepibile la presenza della doppia alimentazione è la leggera spinta verso l'alto del pedale dell'acceleratore che invita a sollevare il piede allorché il percorso – conosciuto in anticipo grazie alla strategia predittiva che rappresenta il cuore tecnologico di questi modelli – consente di procedere speditamente, pur concorrendo ad aumentare autonomia elettrica e comfort di marcia.
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