La Opel Grandland X plug-in

Opel Grandland X plug-in, sicura su ogni terreno. Il piacere di guida è al top

di Sergio Troise
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BASILEA - Se vi parlano di un’auto con potenza di 300 cavalli e velocità massima di 235 km/h, difficilmente il pensiero corre a un Suv. E men che mai se il veicolo a guida alta è di proporzioni compatte e viene prodotto da un costruttore generalista come la Opel. E invece la Casa tedesca, sfruttando al meglio la base di partenza della piattaforma Emp2 messa a disposizione dal Gruppo PSA, si è cimentata nell’impresa di esaltare al meglio prestazioni ed ecocompatibilità, e con la Grandland X Hybrid4 dimostra di poter dare una concreta spinta all’innovazione. Lo abbiamo verificato provando l’auto in anteprima su strade di confine tra Francia, Svizzera e Germania, spingendoci fino ai confini della Foresta Nera.
 

Una volta scelta la posizione di guida ideale (i sedili in pelle e il volante sono regolabili elettricamente, come su un’auto di classe premium), ci siamo dati da fare per capire come funzionasse il sistema. Facilissimo! Un pulsante con 4 scatti sulla console centrale consente di scegliere tra le modalità Elettrica, Ibrida, Integrale e Sport. Siamo partiti in elettrico, per saggiare subito l’emozione del viaggiare a emissioni zero. Un fruscio e via, senza patemi. Visto il traffico, non abbiamo superato gli 80 km/h, ma la casa assicura che il solo motore elettrico può spingere fino a 135 km/h. In tal caso, com’è facile immaginare, si riduce molto l’autonomia, che in condizioni di marcia ragionevoli raggiunge i 59 km.La modalità Ibrida, invece, affida all’auto la gestione autonoma del sistema misto benzina/elettrico, sfruttando anche la frenata rigenerativa che trasforma la decelerazione in energia elettrica e provvede a ricaricare la batteria.

Valore aggiunto, in questo caso, è l’e-save, ovvero la capacità dell’auto di leggere il percorso attraverso il navigatore e salvaguardare una certa quantità di energia necessaria per entrare in città (ad esempio in una ZTL).
La modalità Integrale, com’è facile intuire, è quella che attiva la trazione sui due assi, sfruttando appieno il terzo motore elettrico sistemato sull’asse posteriore, proprio a supporto della capacità di muoversi nelle condizioni più impegnative, in particolare sulla neve. Per l’offroad niente di meglio.

In Sport viene privilegiato il comportamento dinamico su asfalto. Migliorano le “risposte” del motore e si accorciano i rapporti del cambio automatico a 8 marce (utilizzabile anche con le levette al volante). Ciò vuol dire che schiacciando a fondo l’acceleratore si attenua l’effetto trascinamento e le accelerazioni si fanno eccitanti, da auto sportiva. Comunque è bene sfruttare al meglio le qualità salienti del Suv tedesco, legate essenzialmente alla componente elettrica, e dunque alla capacità di abbattere consumi ed emissioni.

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Domenica 15 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 17-03-2020 09:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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