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ROMA - I-Pace il punto di partenza, XJ di arrivo. L’elettrificazione in Jaguar è tutta qui. La I-Pace è stata la prima auto del marchio inglese pensata e sviluppata per essere solo elettrica. Prendere o lasciare. Lanciata nel 2018 di strada ne ha fatta molta, come dimostrano gli oltre 80 premi internazionali vinti finora: merito di una struttura in alluminio, un baricentro basso e due motori elettrici, uno avanti e uno dietro, per una potenza di 400 cavalli e 696 Nm di coppia.
Al resto ci hanno pensato le linee fluide ed eleganti disegnate Ian Callum, ex responsabile dello stile di Jaguar. L’autonomia è di 470 chilometri misurata nel ciclo WLTP e garantita da una batteria di 90 chilowattora, sufficiente a soddisfare, per molti clienti, le esigenze settimanali di mobilità.
Un’I-Pace rinnovata proprio in questi giorni, con un nuovo sistema d’infotainment, una maggiore connettività, un processo di ricarica più veloce e un inedito ionizzatore per gli interni in grado di neutralizzare polveri sottili e sostanze allergeniche. Pulita dentro e pulita fuori.
Dal Suv all’ammiraglia, il passo a Coventry è breve. Il merito è degli investimenti del gruppo inglese (Land Rover compresa) di oltre 1 miliardo di sterline che porterà anche allo sviluppo anche di una nuova architettura modulare longitudinale (MLA). Una base fondamentale sulla quale in Jaguar realizzeranno all’inizio due modelli.
Il primo è la grande berlina XJ che sarà solo elettrica e avrà l’obiettivo di andare a sfidare le versioni top di gamma della Model S di Tesla.
L’arrivo sul mercato è previsto per il 2021. A seguire gli inglesi lavorano a un secondo Suv più grande della I-Pace (dimensioni da Range Rover per intenderci) che, oltre alla versione elettrica, dovrebbe avere anche motori tradizionali e sistemi ibridi plug-in (come quelli montati sul nuovo Defender). Il nome – per ora provvisorio – è J-Pace, lancio sempre entro la fine del 2021. In attesa, forse, di quella che sarebbe una vera e propria “killer application” nel mondo delle elettriche: una riedizione del nuovo millennio a batteria della splendida E-Type. A quel punto siamo sicuri che anche Elon Musk metterebbe da parte le sue Tesla per vestire, almeno una volta, i panni di un Diabolik a zero emissioni.
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