MADRID – Politicamente corretta, ma non troppo. Max Günther, l'inappuntabile pilota tedesco scelto dalla Ds Penske per subentrare al già campione del mondo Stoffel Vandoorne, racconta di una Formula E meno ovattata di quello che appare. In cui a bordo pista i piloti non sono poi così “quasi amici” come sembra: «Sinceramente? Le corse sono parecchio pepate – avverte – perché la competitività è elevata e siamo più o meno sugli stessi livelli e ogni fine settimana ci sono molti piloti e tante squadre che possono salire sul podio e vincere».
Come è giusto che sia, ma nei commenti questa rivalità non traspare mica.
«In pista le frizioni sono maggiori rispetto ad altre classi».
È una Formula E che gli spettatori non percepiscono.
«Credimi. I faccia a faccia tra piloti dopo le gare non mancano. E diciamo pure che sono anche piuttosto franchi»
Ti credo, però sembra sempre molto ovattata.
«Dipende anche da quello che traspare e da come viene raccontata, ma quello che succede nei paddock è veramente molto simile a quello che accade in altre corse».
Sembra solo quasi amici”?
«Esattamente».
Tu sei stato chiamato a sostituire Vandoorne perché non vinceva...
«...che è anche la ragione perché ho deciso di cambiare e sono venuto alla Ds Penske. Questa scuderia e io abbiamo la stessa visione. È un grande progetto con Jay Penske, Phil Charles e un gruppo professionale, con tante qualità».
I primi giri a Madrid dovrebbero averti soddisfatto: i powertrain Stellantis sono fra i primi.
«I tempi sono una cosa, ma non l'unica: l'obiettivo è quello di preparare la stagione nel miglior modo possibile. Ci siamo dati un programma, con molte cose alle quali lavorare: la trazione integrale, le gomme.... Per me è nuova la squadra, anche se ero già stato alla Penske e ho lavorato molto nei mesi scorsi nel Regno Unito con essa, e anche la macchina è nuova».
Non proprio una sconosciuta, però.
«La conosco in parte, ma rispetto a quella delle passate stagioni, questa ha delle differenze».
Le novità sono molte, non solo la trazione integrale, ma anche gli pneumatici.
«Il loro deterioramento sarà più rapido, ma Hankook ha fatto un grande lavoro perché sono più veloci in qualifica e offrono più grip».
Stai dicendo che vedremo soste ai box per sostituirli come in Formula 1?
«Non lo escludo, ma credo di no».
Significa che sarà più difficile amministrare la gara?
«Le gomme andranno gestite e questo è un elemento strategico: è una grande cosa perché introduce un aspetto nuovo che contribuirà a rendere le gare ancora più emozionanti».
Ti hanno scelto per vincere: quale risultato ti deluderebbe?
«Non voglio pensarci, non intendo affrontare il campionato con aspettative o riflettendo sui possibili risultati. Il mio obiettivo è sempre quello di ottenere la miglior prestazione possibile. Che nel nostro caso è arrivare più avanti possibile, più avanti rispetto agli ultimi anni. Abbiamo un bel pacchetto».
Il pubblico è ancora uno dei “grandi assenti”.
«Ho una grande fiducia nelle decisioni della Formula E e vedo anche quello che viene fatto in altri campionati. Penso alle storie di Netflix e magari si può immaginare di trasferire qualcosa di analogo anche al nostro campionato, per farlo conoscere meglio perché è bello ed emozionante».