Oliver Rowland

FE, Rowland (Nissan): «Favorito? Mi rilassa perché sento di aver un vantaggio e ho fame di allungare su chi insegue»

di Mattia Eccheli
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TOKYO – Nella Formula E la classifica cambia in fretta, ma nella stagione 11 Oliver Rowland incarna la definizione ciclistica di “un uomo solo al comando”. Al volante dell'aggiornata Nissan e-4Oorce, la declinazione 05, il 33enne britannico ha vinto tre gare in circuiti che ospitano anche la Formula 1: a Città del Messico, a Jeddah e a Monaco. Il suo vantaggio sui più diretti inseguitori – i piloti della Tag Heuer Porsche Antonio Felix da Costa e il tedesco Pascal Wehrlein, il campione in carica – è importante, rispettivamente di 48 e 49 punti, ossia quasi il bottino massimo di due gare (25 per la vittoria, tre per la pole e uno per il giro veloce). A seguirlo, a Tokyo, ci sarà anche il nuovo Ceo di Nissan, Ivan Espinosa:

Lo scorso anno eri quasi una rivelazione, quest'anno proprio no.

«Ci sono delle aspettative, lo sappiamo: la nostra stagione finora è stata davvero solida. Non avverto troppa pressione. So che ci saranno molte persone importanti, ma diciamo che mi sento di avere già una certa familiarità e quindi non mi considero, come dire, un “osservato speciale”. Dal punto di vista mentale mi sento come negli altri fine settimana. Ho sempre fame di allungare il divario tra me e gli inseguitori per cercare di rendermi la vita un po' più facile in seguito».

Lo scorso anno, in occasione dell'esordio della Formula E in Giappone, era stato più difficile?

«Non so come mi sentirò domani e domenica, ma l'anno scorso era differente e quest'anno arrivo da alcuni buon risultati. Non sento la pressione perché le prestazioni sono di alto livello».

Se scommettessi su di te a fine stagione quale campione del mondo?

«Non credo avresti le migliori quote adesso».

Ma sei il favorito.

«Per me non cambia niente. Anzi: mi rilassa perché sento di avere un vantaggio. L'obiettivo, naturalmente, è quello di vincere il campionato. Devo andare avanti gara per gara e non penso molto al ruolo di favorito che mi attribuisci».

Le previsioni danno pioggia.

«Ho appena controllato le ultime e rispetto a quelle intense immaginate all'inizio a quanto pare la situazione è leggermente migliorata: non sarà asciutto, ma nemmeno il disastro che sembrava. Di solito la pioggia non è l'ideale per il nostro “pacchetto”, ma se guardiamo a Monaco mi pare che ce la siamo cavata abbastanza bene e abbiamo imparato delle cose»

“Abbastanza bene” con una pole, un primo e un secondo posto?

«Senti... nelle qualifiche di gruppo non è stato facile e nei duelli, insomma, Nyck (de Vries, ndr) ha fatto un errore e poi la finale è stata cancellata (nella semifinale “derby” tra piloti Ds Penske sia a Jean Eric Vergne sia a Maximilian Günther era stato annullato il tempo per aver tagliato la chicane, ndr). Diciamo che è andata meglio di come era apparso inizialmente. Credo che con qualche piccolo miglioramento dovremmo essere competitivi anche in questo fine settimana».

Il PitBoost è promosso?

«Porta un po' più di complessità e qualche elemento tattico aggiuntivo. Per me è una novità positiva, anche se c'è ancora da imparare. Aggiungo che i miei due finora sono andati bene e ho avuto vita più facile rispetto ad altri».

Perché sei in testa al campionato: sei tu più bravo? Hai la macchina più forte? La scuderia migliore?

«Onestamente? C'è un po' di tutto. Nel motorsport non è una sola cosa a determinare i risultati: devi riuscire a mettere assieme ogni aspetto. Rispetto allo scorso anno abbiamo migliorato le monoposto ed è cambiato in meglio anche il modo in cui lavoriamo come scuderia. E per quanto mi riguarda, credo di guidare su livelli elevati».

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venerdì 16 maggio 2025 - Ultimo aggiornamento: 10:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA