Ludovico Fois, Responsabile Comunicazione e Consigliere per le Relazioni Esterne e Istituzionali di ACI

Fois: «Una grande campagna web di ACI per affermare i corretti comportamenti al volante»

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ROMA - ACI ha lanciato una grande campagna web, sui principali social e sulle grandi testate online, per stimolare la “Cultura della Guida”, attraverso una sit-com di 8 brevi video a disposizione su YouTube e sui social nei canali ACI. L’iniziativa è stata realizzata e coordinata da Ludovico Fois, Responsabile Comunicazione e Consigliere per le Relazioni Esterne e Istituzionali di ACI che ci ha illustrato così l'iniziativa.

Perché ACI lancia questa iniziativa? In fondo tutti sappiamo guidare
«Proprio questa convinzione errata preoccupa ACI. Purtroppo non è così vero che tutti sappiamo guidare, per dirla meglio che sappiamo come affrontare le tante situazioni o emergenze che con la guida incontriamo. Acquisire la patente ci abilita certamente a condurre un’auto, ma non ci fa automaticamente autisti o magari nel tempo dimentichiamo alcuni importanti elementi imparati a suo tempo. Mi lasci dire che è un paradosso fare corsi per imparare a ballare, a cucinare, per giocare a calcio – sia chiaro che sono tutte attività molto positive – ma non pensiamo di dover migliorare alla guida, attività che pratichiamo quotidianamente e da cui dipende la vita nostra e degli altri, nella migliore delle ipotesi per evitare il conto del carrozziere».

Oggi però le nuove automobili ci aiutano molto proprio nelle emergenze
«E’ verissimo, siamo i primi sostenitori dei cosiddetti ADAS - i sistemi di sicurezza attiva – e perché si diffondano sempre più, anche in after market per le auto meno recenti. Ma al volante c’è l’uomo che proprio grazie alle auto più sicure, ma anche più performanti, è diventato il vero fattore di rischio. In attesa della guida totalmente autonoma, è conoscendo come si guida che i sistemi di aiuto sono efficaci. Se non sono capace ad affrontare una frenata di emergenza oppure se mi scappa di mano il volante in curva o peggio non allaccio la cintura di sicurezza, non c’è ABS o airbag o quant’altro che mi salvi. A questo proposito ricordo che soprattutto i passeggeri, compresi quelli posteriori, devono assolutamente allacciare le cinture, non solo perché obbligatorio per il Codice della Strada, ma perché in caso di urto vengono letteralmente scagliati in avanti come proiettili, con danno per loro e gli altri a bordo».

ACI allora come ha inteso affrontare questo tema?
«ACI intende lavorare per una cultura della guida e quindi per sensibilizzare gli automobilisti verso i giusti comportamenti al volante. Per farlo abbiamo realizzato una speciale sit-com coinvolgendo la coppia di youtuber “Le Coliche”, un modo accattivante per catturare l’attenzione e raccontare in 8 brevi puntate 8 concetti di base: come si impugna e usa il volante, come ci si siede alla guida e si trasportano i bagagli, l’importanza del saper effettuare una frenata di emergenza, l’avere gli pneumatici adeguati (estate-inverno) ed in buono stato, l’essere sempre concentrati alla guida, la valutazione delle condizioni della strada e del meteo, l’uso del giubbotto e del triangolo per gestire un’avaria o l’incidente».

Come mai avete scelto solo il web come canale di diffusione, dato che il tema è così rilevante? Non tutti ancora frequentano il digitale.
«Non tutti seguono il web ma ormai lo usa la stragrande maggioranza degli italiani, certamente tutti i giovani, ai quali in particolare ci rivolgiamo. Ma la ragione di lavorare sui canali web e sui social è anche un’altra. ACI ha verificato come il web, quotidiana fonte di informazioni su ogni argomento, tratti il tema della guida: abbiamo riscontrato consigli non chiari quando addirittura sbagliati, soprattutto espressi da non competenti. Il web, tramite il canale ACI su YouTube, permette di costruire sulla guida una vera e propria “library” permanente, consultabile liberamente in qualunque momento, gratuita e certificata dai professionisti del nostro Centro di Guida Sicura di Vallelunga. Per questo abbiamo anche lanciato l’hashtag #coscienzaaci , che consente di seguire la campagna e le sue future evoluzioni».

So che ACI da anni avverte e richiama sul tema della sicurezza. Qualche passo avanti si è fatto?
«Dopo alcuni anni di minore presenza, la prima grande campagna sul tema l’abbiamo fatta nel 2016, già allora solo sul web con un video che fu visto da 7 milioni di italiani. Eravamo di fronte al nuovo fenomeno dell’uso degli smartphone alla guida non solo per telefonare, grave errore, ma addirittura per chattare, cercare informazioni. La chiamammo #MollaStoTelefono #Guardalastrada, sollevò il tema, fino ad allora trascurato, che fu poi ripreso da tutti e di cui oggi c’è una chiara consapevolezza a partire da tantissimi automobilisti. Quest’anno, per esempio, siamo andati al Giro d’Italia di Ciclismo coinvolgendo milioni di persone con la campagna #Rispettiamoci, per diminuire i troppi incidenti che vedono coinvolti autovetture e ciclisti. Ciò detto, i dati su vittime e feriti fortunatamente diminuiscono, credo grazie anche ai nostri messaggi, ma non basta, sono ancora troppe le tragedie che colpiscono migliaia di famiglie e che sarebbero evitabili guidando con coscienza».

Ma è così stretto il legame tra guidare con coscienza e la sicurezza stradale?
«Purtroppo il non sapere “come si fa” e le cattive abitudini al volante, che si accompagnano spesso inconsapevolmente, sono all’origine indiretta di tanti, troppi incidenti. Distrazione, uso del telefono, velocità eccessiva, sottovalutazione delle condizioni critiche della strada, sopravalutazione delle proprie capacità, scarsa conoscenza dell’auto e delle sue caratteristiche, pneumatici in cattive condizioni, sono alcuni esempi delle principali concause della stragrande maggioranza dei sinistri, causa ogni anno di migliaia di vittime. Tutte concause che partono da una non adeguata conoscenza della guida, delle auto e delle nostre capacità».

Nei video appare la Coscienza di ACI e uno dei protagonisti in un episodio chiede come si fa ad avere
«Facilissimo. Intanto seguendo i brevi video della sit-com, tutti molto divertenti. E poi prendendo per l’appunto “coscienza” di cosa significa essere al volante, della bellezza della guida come della responsabilità. Inoltre ponendoci quesiti, chiedendo informazioni tramite i nostri social su Facebook, Instagram, Twitter usando #coscienzaaci, oppure recandosi presso una delle numerose scuole guida ACI. ACI, infine, consiglia sempre di effettuare degli appositi corsi di guida sicura, per i più coscienziosi come per chi è patentato da anni, imparerà cose che non immagina».

 

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Giovedì 12 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 13-12-2019 13:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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