
Franzetti (Lancia): «Siamo tornati con umiltà ma con grandi ambizioni. La Ypsilon Rally4 è la migliore. Sucesso per il monomarca»

Franzetti (Lancia): «Siamo tornati con umiltà ma con grandi ambizioni. La Ypsilon Rally4 è la migliore. Sucesso per il monomarca»

Franzetti (Lancia): «Siamo tornati con umiltà ma con grandi ambizioni. La Ypsilon Rally4 è la migliore. Sucesso per il monomarca»

Lancia torna in gara con la Ypsilon Rally4 HF. Anteprima ad Alba poi il debutto ufficiale alla Targa Florio
Il compito è impegnativo, visto cosa rappresenta Lancia nei Rally. Ne parliamo con Eugenio Franzetti, dirigente di lungo corso nel Gruppo Stellantis che sta lavorando da mesi sul progetto Y, oltre alla Formula E trargata DS Performance di cui è responsabile dal 2024, con competenza e tanta genuina passione.
Cosa rappresenta questa YHF
«Rappresenta il ritorno di Lancia nei Rally. Un ritorno pragmatico partendo dalle base dei rally: la categoria Rally 4 una di quelle più diffuse. Siamo tornati e lo abbiamo fatto con umiltà: Nonostante il grande palmares del marchio era giusto fare un ritorno ripartendo dall’inizio. E così abbiamo fatto. Una vettura che è una profonda evoluzione rispetto alle altre rally 4 del mercato di Stellantis e che certamente alza l’asticella. Oggi è la migliore. E poi oltre alla vettura abbiamo creato il Trofeo».
L’ultima volta che il gruppo organizzò un monomarca le cose non andarono bene, qual è l'antidoto che avete studiato
«Il Trofeo è pensato per federare insieme tutti coloro che hanno il piacere di correre con una Y. Siano gentlemen driver o giovani piloti con ambizioni di carriera. Regole chiare certe e rispettate, premi ad ogni gara e premi finali, la tantissima visibilità che il Marchio Lancia sa dare. E poi il premio finale: per coloro che sono sotto i 35anni se dovessero vincere l’assoluto avranno la grande opportunità di correre con Lancia ufficiale in ERC con la Ypsilon Rally4. Vogliamo essere dei partner dei piloti e del loro divertimento, della loro passione e delle loro ambizioni. E vogliamo essere longevi. Non so cosa è andato male in passato ma so come lavoreremo noi.
E parlando di monomarca quale sarà il vostro principale avversario ovvero da dove arriveranno i vs piloti
«Il trofeo ha avuto un successo enorme. 40 iscritti in pochi giorni, simbolo che tutti stavano aspettando questo ritorno e che la struttura creata è buona. Non abbiamo rivali e penso ci sia spazio per tutti. Importante è essere di supporto al movimento rally, di supporto ai piloti e di supporto al brand».
Si è sempre detto che la crisi dei piloti italiani è figlia della mancanza dei costruttori italiani. Pensi che le cose potranno ora cambiare. Intanto si era parlato di un programma per Andrea Crugnola…
«Certamente un costruttore Italiano nei rally è importante. Ha riacceso tanta passione che c’è sempre stata e forse era solo un po’ sopita. Speriamo con il trofeo e grazie al trofeo di trovare i campioni di domani ovvero i nuovi Miki ed i nuovi Andrea. Crugnola ha già un programma di vertici in italia e non ha bisogno di noi anche se lo abbiamo usato per tutto lo sviluppo della nuova Ypsilon rally 4».
Per finire la Formula E. Sembra che ci sia un po’ di stanchezza.
«Non sono d’accordo, anzi vedo un’ulteriore accelerazione con la nuova vettura Gen3 evo. Una vettura super performante che con la modalità attack mode è addirittura 4x4 e con velocità di percorrenza in curva incredibili. Oltre 2 secondi sul giro più veloce della Gen3. Un campionato mondiale ormai gestito da un Promoter che è una certezza, e che possiede F1 e Moto GP: Un campionato che è la 3 forza nel panorama campionati mondiali. Non dobbiamo farci influenzare dall’Italia dove certamente fa fatica a trovare fan, ma nel mondo la situazione è molto diversa».