il Direttore Tecnico di Peugeot Sport, Oliver Jansonnie

Jansonnie (Peugeot): «Imola pista che richiede compromessi, dobbiamo essere bravi sulle strategie»

di Michele Montesano
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IMOLA – A un anno di distanza dal debutto della sua 9X8 Evo LMH, Peugeot è tornata sull’Autodromo Enzo e Dino Ferrari con l’obiettivo di mettere a frutto un anno di esperienza per puntare ai piani alti della classifica. La vettura del Leone, nella parte conclusiva della scorsa stagione, è cresciuta sul piano dell’affidabilità e, soprattutto, sul passo gara riuscendo a infilarsi nella top-5 in più di qualche occasione. Il campionato 2024 si è concluso con un promettente podio in occasione della 8 Ore del Bahrain. Quindi i presupposti per fare bene quest’anno ci sono tutti. In occasione della 6 Ore di Imola abbiamo avuto l’opportunità di intervistare il Direttore Tecnico di Peugeot Sport Oliver Jansonnie.

Lo scorso anno Peugeot ha fatto debuttare a Imola la 9X8 Evo, cosa ti aspetti?

«Esatto, è la seconda volta qui. Imola è la prima pista su cui torniamo per la seconda volta con la nuova vettura. Ma è difficile dire cosa aspettarci. Il meteo sarà un po’ caotico. Ci aspettiamo pioggia almeno all’inizio del weekend e poi un progressivo miglioramento. Stando alle nostre previsioni probabilmente la gara sarà asciutta. Forse c'è il rischio di pioggia verso la fine, il meteo è abbastanza incerto. Di conseguenza dobbiamo bilanciare anche il programma delle prove».

In quale area della vettura pensate di essere migliorati di più rispetto all’anno scorso?

«L’anno scorso era la nostra primissima gara con la 9X8 Evo. Tante incognite, soprattutto sulle gomme, nel 2024 gli pneumatici erano diversi ora sono più morbidi . Penso di aver migliorato la gestione delle gomme. Abbiamo imparato molto dal 2024».

Si utilizzeranno le gomme Soft in gara?

«Dipende. Se la gara sarà bagnata o ci saranno condizioni miste, è molto più facile passare dalle Soft alle Rain rispetto alle Medium. Dipenderà molto dalla temperatura della pista, perché l’asfalto non è molto abrasivo. Le attuali condizioni sono favorevoli alle Soft a meno che esca il sole, in quel caso sei fuori dalla finestra di utilizzo e bisognerà optare per le Medium».

Sarà possibile fare doppi stint in gara?

«Teoricamente sì. Come ho detto, il degrado solitamente è abbastanza basso. Alcuni team l’hanno fatto l’anno scorso. Quindi è sicuramente possibile. Abbiamo una macchina piuttosto leggera e potente».

C’è ancora margine di miglioramento sugli pneumatici?

«Sì, molto, questi pneumatici sono complessi. Nel modo in cui si comportano, nel modo in cui dobbiamo gestirli. Non sono gomme che puoi spingere dal primo giro e continuare a spingere per due stint. Bisogna trovare il giusto passo per non usurarle e provare a effettuare due stint».

Che posizione vi aspettate di poter ambire in gara?

«Dipenderà tutto da cosa succederà nelle ultime ore di gara. Per la conformazione del tracciato, e i muretti molto vicini, ci possono essere diverse safety car e, allo stesso tempo, è difficile sorpassare. Quindi ci aspettiamo che sia una gara d’attesa fino all’ultima ora finale. A meno che, ovviamente non cambi il meteo durante la gara».

Cosa pensi sia importante tra bilanciamento aerodinamico ed efficienza a Imola?

«Imola è decisamente una pista che richiede compromessi. Penso che valga per tutti. Ma alla fine, si è comunque vincolati dalla finestra di omologazione per l’aerodinamica. Non c’è molta libertà comunque. Ma per noi sarà importante trovare il giusto bilanciamento».

Avete usato dei Jokers di sviluppo durante l’inverno?

«Non parliamo molto dei gettoni di sviluppo, semplicemente perché fa parte della strategia di omologazione e di come gestiamo la prestazione in pista».

Si dice che Peugeot stia per costruire una nuova LMH, anche in vista di una possibile ulteriore estensione al 2032 dell’omologazione delle attuali Hypercar, puoi dirci qualcosa in merito?

«Il regolamento tecnico attuale è valido fino al 2029, il resto sono solo voci e non c’è nulla di certo. Non è stato comunicato nulla di ufficiale e i nostri piani futuri dipendono anche da questo. Attualmente siamo molto concentrati su questa stagione».

Qual è la tua opinione generale su un’ipotetica estensione dell’omologazione? Sarebbe un bene per il campionato?

«Ci sono due facce della medaglia. Da una parte, prima o poi bisognerà passare a una nuova tecnologia. La nostra sensazione è che, in generale, come categoria non siamo ancora pronti, quindi avrebbe senso estendere l’omologazione. Secondo punto ci sono nuovi costruttori in arrivo nei prossimi anni. Non ha molto senso arrivare con una macchina nuova nel 2027 se il regolamento finisce nel 2029. La domanda è quindi come gestire il passaggio tra le attuali vetture e la prossima generazione, che non è ancora molto chiara».

La prima versione della 9X8 LMH andava bene sul bagnato. Come si comporta quella nuova?

«Tutte le vetture attivano le quattro ruote motrici a 190 km/h, quindi non c’è alcuna differenza su questo punto di vista. Con la macchina precedente avevamo una diversa misura degli pneumatici, e per quanto cerchi di adattarti, non saranno mai perfetti. Con la prima 9X8 LMH sembrava andassimo meglio sul bagnato ma le gare sotto la pioggia sono state poche. Con la 9X8 Evo è difficile dire: a Le Mans, non abbiamo visto differenze rispetto agli altri. La nostra prestazione relativa tra asciutto e bagnato non è cambiata, quindi non mi aspetto di essere molto più competitivo sul bagnato qui rispetto agli altri».

Com’è andato il test pre-gara che avete fatti a Imola?

«È stato molto difficile perché pioveva molto, quindi non siamo riusciti a girare quanto sperato. Ed è un peccato, perché abbiamo pochissime sessioni, nell’arco della stagione, per testare la vettura e a volte non sono sufficienti. Noi abbiamo un numero molto limitato di giorni ed è dura perdere un giorno. Alcuni costruttori erano lì per due giorni, noi solo per uno e siamo stati fortunati, abbiamo fatto solo 20 giri realmente utili. È sicuramente un aspetto da modificare perché tutti noi costruttori affermiamo che serve più tempo per testare delle vetture così complesse. Ma, allo stesso tempo, cerchiamo di ridurre i costi, e i test sono una voce di spesa. Insomma c’è sempre un compromesso da trovare».

Ci sono, però, costruttori che corrono in due campionati…

«Ci sono chiaramente grandi differenze tra chi gira con due auto nel WEC e chi corre in due campionati con più vetture. Quindi o ci atteniamo alle attuali regole o entriamo in IMSA per avere più giorni di test. Ma, sempre a livello di budget, entrare nel campionato americano per avere solamente qualche sessione in più non ha molto senso».

Dove vedi Peugeot in questo weekend?

«Se osservi le gare della seconda metà della scorsa stagione siamo tutti molto vicini e tutto è possibile come risultato sportivo. Non credo, però, di essere in grado di lottare con i migliori se la gara fosse totalmente asciutta e senza interruzioni. Ma sappiamo che non sarà così, ci potranno essere delle safety car e possono succedere molte cose, dobbiamo dimostrare di essere bravi sul piano della strategia. Abbiamo delle chance e sicuramente cercheremo di lottare per la vittoria».

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venerdì 18 aprile 2025 - Ultimo aggiornamento: 20:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA