Nicolas Peter, membro del Consiglio di Amministrazione di BMW AG e responsabile Finance di BMW Group

Nicolas Peter (board Bmw Group): «Lo showroom di Roma a Barberini esempio per il mondo»

di Nicola Desiderio
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Nicolas Peter è membro del consiglio di amministrazione di BMW ed è venuto apposta da Monaco per consegnare la i3 a Papa Francesco e anche per vedere il nuovo concept di showroom presso la sede di BMW Roma in via Barberini. «Sarà il punto di riferimento per tutti i nostri concessionari nel mondo, un luogo dove il cliente potrà fare un viaggio completo nel mondo BMW grazie alla digitalizzazione».


BMW come vuole vendere auto in futuro?
«Vogliamo rafforzare la nostra rete di vendita e, allo stesso tempo, utilizzare sempre di più gli strumenti digitali a disposizione. La pandemia e il lockdown ne hanno accelerato lo sviluppo facendo evolvere il processo di acquisto e permettendo di stabilire una forte interattività con i clienti».


Nel processo di vendita qual è il perfetto equilibrio tra fisico e virtuale?
«La combinazione tra reale e virtuale è necessaria quanto vantaggiosa perché è impossibile avere tutta la gamma in esposizione. Con la digitalizzazione il cliente può configurare facilmente la vettura e noi possiamo fare un business migliore. Lo stile è sempre il primo motivo di acquisto, ma stiamo scoprendo che dopo viene l’esperienza digitale».


Come state gestendo la carenza dei semiconduttori con i clienti?
«Questa crisi sta avendo un forte impatto, penso però che la stiamo gestendo meglio di altri. I tempi di attesa sono più lunghi, ma abbiamo il vantaggio di vendere prodotti premium che i clienti costruiscono secondo le loro esigenze e sono disposti ad aspettare».


I concorrenti stanno riducendo la complessità della gamma per tagliare i costi…
«Noi crediamo che il modo migliore di fronteggiare i costi non sia semplicemente tagliare. Per noi la digitalizzazione serve proprio a dare ai nostri clienti un’esperienza autenticamente premium, semplificando il lavoro per i nostri stabilimenti e migliorando la profittabilità»


Come stanno reagendo i clienti all’elettrificazione sempre maggiore dei vostri prodotti?
«Siamo stati il primo brand premium a lanciare un’auto completamente elettrica. Era il 2013 eppure la i3 vende ancora il 50% più rispetto alle previsioni iniziali. Quei clienti ora stanno tornando da noi e vogliono ancora un’elettrica per la silenziosità, le prestazioni e perché offre un nuovo livello di digitalizzazione».


Avete mostrato al Salone di Monaco la iX5 ad idrogeno. Ci credete davvero?
«Sì, perché per raggiungere gli obiettivi degli accordi di Parigi ci vogliono elettrificazione, idrogeno e riduzione globale dell’impatto ambientale. La i Vision Circular è l’esempio di un’auto per il 2040 costruita al 100% di materiali riciclati e riciclabili. Ora siamo al 30% e raggiungeremo il 50% tra due o tre anni».


A Monaco avete parlato della Neue Klasse. Di che cosa si tratta?
«È la terza fase del nostro processo di elettrificazione. La prima è stata con la i3, ora siamo alla seconda e in 2 anni saremo presenti nel 90% dei segmenti di mercato che copriamo con almeno una versione elettrica. La Neue Klasse partirà dal 2025 quando le nostre vetture saranno progettate a partire dall’elettrico. L’obiettivo è che costituiscano il 50% delle nostre vendite entro il 2030».


Perché avete deciso di uscire dalla Formula E e di tornare alle corse di durata?
«La Formula E una grande idea per promuovere la mobilità elettrica, ma noi adesso dobbiamo focalizzarci sulla produzione di serie dove dobbiamo invece concentrare le nostre risorse. Abbiamo deciso di tornare alle gare di durata soprattutto per il mercato americano e perché al centro c’è l’idea di efficienza con l’ibrido».


Qual è il futuro dei brand Mini e Rolls-Royce?
«Entrambi saranno completamente elettrificati entro l’inizio del prossimo decennio. Nel frattempo, Rolls-Royce sta avendo il suo miglior anno e la Mini elettrica funziona molto bene. Per la prossima generazione abbiamo stabilito già una joint-venture (con Great Wall, ndr) e siamo sicuri che avrà successo, soprattutto in città come Roma. Anzi bisogna dire che Mini Roma è il primo concessionario Mini del mondo per volume di vendite».

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Mercoledì 29 Settembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2021 08:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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