Alex Zanardi, buchi nella sicurezza dell'evento: ascoltati vigili e amministratori

Alex Zanardi, buchi nella sicurezza dell'evento ascoltati vigili e amministratori
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Mercoledì 24 Giugno 2020, 09:44 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 07:15

Guasto tecnico o errore umano? La perizia sulla handbike H5 di Alex Zanardi giocherà un ruolo fondamentale per chiarire la causa della perdita di controllo del mezzo in curva da parte dell'ex pilota di Formula 1, appena prima di schiantarsi contro un camion tra Pienza e San Quirico d'Orcia. Nei prossimi giorni sarà affidato l'incarico a un consulente tecnico per verificare il possibile cedimento di una ruota, circostanza riferita da alcuni testimoni. Il perito dovrà anche verificare un altro aspetto tecnico, ovvero la piena compatibilità della bici del campione paralimpico con le norme del codice della strada, un dettaglio che, comunque, è già stato confermato dallo staff del pilota. Per definire con più precisione a quale velocità andasse Zanardi al momento dell'incidente, è stato intanto sequestrato il ciclocomputer montato sulla bici di Marcello Bartolozzi, il ciclista testimone oculare dello scontro che seguiva di pochi metri il campione azzurro. Ma l'attenzione della Procura di Siena resta concentrata sul problema della circolazione stradale e della relativa sicurezza.

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LE AUDIZIONI
Ieri nella caserma dei carabinieri di Montepulciano sono stati sentiti come persone informate sui fatti altri quattro vigili urbani, due di Torrita di Siena e due di Sinalunga, che hanno partecipato alla «scorta di cortesia» messa in piedi - in mancanza di richieste di autorizzazione ufficiali - dalle polizie locali dei comuni interessati dal passaggio della staffetta benefica ideata e guidata dal campione azzurro. Il procuratore capo Salvatore Vitello e il pm Serena Menicucci, titolare del fascicolo, procedono per lesioni colpose gravissime e sono intenzionati ad arrivare in tempi rapidi alla valutazione della «sussistenza di posizioni di garanzia». Tradotto: vogliono accertare quali tra le autorità pubbliche avevano eventualmente l'obbligo di garantire la sicurezza e adottare con precise disposizioni le misure necessarie per salvaguardare l'incolumità dei ciclisti.

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Il passo successivo sarebbero le iscrizioni sul registro degli indagati, dove al momento - come atto dovuto - si trova il nome del conducente del tir. Il sospetto, infatti, è che ci sia stata una sottovalutazione della portata dell'evento, pubblicizzato e con la partecipazione di un personaggio popolare. Nei prossimi giorni saranno sentiti, sempre come persone informate sui fatti, altri sindaci e assessori che avevano organizzato l'accoglienza. Sono già stati ascoltati il sindaco di Pienza, Manolo Garosi, e l'assessore allo Sport e alla polizia locale di Sinalunga, Rossella Cottone. «Noi non abbiamo avuto alcun avviso ufficiale - ha spiegato la Cottone - ho saputo dell'iniziativa 3 o 4 giorni prima dal nostro atleta paralimpico Alessandro Cresti, e per un atto di cortesia è partito il tam tam con i colleghi delle altre polizie locali. Qui da noi, sulle colline senesi, le pedalate di gruppo sono un'abitudine, nessun pericolo».

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Sono in tutto una decina le persone finora sentite nell'ambito dell'indagine. Tra queste anche Barbara Manni, cognata di Alex Zanardi, responsabile, con la sorella Daniela e con il direttore sportivo Pierino Dainese, di Obiettivo3, la società fondata dall'atleta per supportare lo sport paralimpico. La staffetta partita in Lombardia sta intanto volgendo alle battute finali, prima di approdare sulle colline sensi era passata anche per Firenze. «I nostri atleti non si sentono di mollare, perché Alex non lo avrebbe mai fatto - dice Dainese - e continueranno fino a Santa Maria di Leuca. Non è una corsa, non abbiamo chiesto autorizzazioni perché non ce n'era bisogno».
Oggi le audizioni si sposteranno al palazzo di giustizia a Siena. In Procura verrà sentito un videomaker di Perugia, Alessandro Maestrini: ha realizzato il filmato in cui si vede l'incidente e che è stato acquisito dagli investigatori. Sarà ascoltato, inoltre, il medico, un automobilista di passaggio, che ha soccorso per primo Alex Zanardi.
 

 

 

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