Byd Atto 2

Dazi no problem, l’Oriente resta dinamico: i cinesi in forte crescita, Giappone e Corea ci sono

di Alessandro Marchetti Tricamo
  • condividi l'articolo

L'effervescenza che non ti aspetti. L’avvio del mercato automobilistico nel 2025 non è stato dei più brillanti e l’attuale incertezza politica ed economica non consente di volare alto. E forse neppure basso. Eppure la moltiplicazione di nuovi modelli, ad innescare una domanda che prima o poi tornerà ad accendersi, è in aumento e arriva in prevalenza da oltre i confini del Vecchio Continente. È il caso dei marchi cinesi, spesso ancora sconosciuti, che portano in concessionaria vetture che in strada iniziano a far girare la testa. Il «dove l’avevo già vista» delle auto-copia di ieri, si è trasformato in linee originali che non mostrano alcun timore reverenziale nei confronti dello stile di marchi più blasonati.

I numeri raccontano allora che, grazie all’invasione di nuovi prodotti, in Europa (EU27) nel 2025 le Case cinesi potrebbero arrivare a vendere circa 850mila auto (stima S&P Global Mobility), 300mila in più rispetto al 2024. Non è ancora qualcosa di straordinario in termini di volumi, ma è comunque un fenomeno. Basi solide per il futuro: la quasi totalità sono elettriche e ibride plug-in, un segmento in continua crescita e che già oggi vale poco meno del 25% del mercato europeo. Neppure i dazi sulle elettriche cinesi sembrano in grado di rallentare la corsa visto che la contromossa di Pechino porterà nei prossimi mesi in Europa più ibride plug-in.

Tra i marchi cinesi dalle grandi prospettive a breve termine ci sono soprattutto Byd e Omoda&Jaeco. Byd avvierà il suo primo stabilimento europeo in Ungheria entro fine anno (nei giorni scorsi sotto indagine dell’Europa per sussidi del governo cinese), ne ha previsto un secondo in Turchia (primo semestre 2026) e ha avviato qualche riflessione su un terzo. Al momento la capacità prevista dei primi due è di 500mila auto. La gamma oggi è composta da 9 modelli, 8 elettrici e un ibrido ricaricabile plug-in (il suv Seal U che in Italia è al secondo posto nella classifica di categoria). L’ultima arrivata è la Tang, suv elettrico 7 posti con caratteristiche da sportiva: trazione integrale, 517 cavalli, da 0 a 100 in 4,9 secondi e autonomia fino a 530 chilometri. Per Omoda&Jaeco l’ultima novità si chiama Jaeco 7 SHS ibrida ricaricabile plug-in (già in vendita in versione 1.6 turbo benzina, a 2 e 4 ruote motrici): Suv imponente ma elegante, con un prezzo che per dimensioni, allestimento e dotazione tecnologica, si può considerare accessibile (poco meno di 39.000 euro).

L’autonomia complessiva è di circa 1.200 chilometri, con batterie al Litio-Ferro-Fosfato (vita più lunga, più economiche, ma minore densità energetica). Il resto del mondo però non è in panchina e, almeno a vedere le ultime novità attese nei prossimi mesi, gioca la sua partita proprio sul terreno più congeniale all’industria cinese ovvero elettriche e ibride plug-in. Ford dopo il lancio del Suv coupé elettrico Capri ha avviato la produzione di Puma Gen-E, E-Tourneo Courier e E-Transit Courier, tutte e 3 rigorosamente a sole batterie. Toyota entro il 2026 avrà 15 veicoli a zero emissioni in gamma, 6 dei quali utilizzeranno una specifica piattaforma dedicata.

Uno di questi è il suv compatto Urban Cruiser (4,28 metri di lunghezza) disponibile dal 2026 con due pacchi batteria al Litio-Ferro-Fosfato da 49 o 61 chilowattora, 144, 174o 184 cavalli, trazione anteriore o integrale e autonomia fino a 400 chilometri. Versione elettrica anche per la C-HR (attesa a fine 2025 – inizio 2026) accreditata di circa 600 chilometri a zero emissioni. Nissan che nei prossimi giorni avrà un nuovo ceo, il messicano Ivan Espinosa - con il quale (forse) si potrebbe tornare a parlare di alleanza con Honda - ha presentato l’Ariya elettrica in versione sportiva Nismo da 435 cavalli e sistema e-4ORCE 4WD che regola la potenza su ciascuna ruota in un decimillesimo di secondo per massimizzare l'aderenza.

In un mercato dominato dai Suv spicca poi la linea bassa e l’immagine elegante d’altri tempi di una coupé elettrica a coda corta della nuova Mazda 6e (arrivo previsto in estate). Su elettriche e ibride plug-in puntano anche i coreani: Hyundai amplia la famiglia Ioniq con la 9, un suv di oltre 5 metri e 3 file di posti che condivide con la 5 e la 6 la piattaforma E-Gmp e offre un’autonomia fino a 620 chilometri (in arrivo dopo l’estate). Al lato opposto la piccola Inster da 3,82 metri disponibile in 2 configurazioni: batteria da 42 o 49 chilowattora con un’autonomia rispettivamente di 327 e 370 chilometri a zero emissioni. Kia ha anticipato nei giorni scorsi 3 nuovi modelli nativi elettrici sviluppati sulla piattaforma PBV: una berlina EV4, il concept di un suv compatto EV2 e un veicolo commerciale multifunzione, passeggeri o cargo, PV5. Sigle di un'equazione matematica dove l’incognita rimane sempre la domanda.

  • condividi l'articolo
venerdì 28 marzo 2025 - Ultimo aggiornamento: 20-04-2025 16:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA