
ICH-X, fuoristrada purosangue. Il brand del gruppo DR propone K2 e K3 che affrontano con facilità l’off road più impegnativo
In principio erano i fuoristrada, veicoli capaci di affrontare qualsiasi terreno, anche il più impervio. In un lontano passato mamma Fiat si cimentò con la Campagnola, l’Alfa Romeo con la Matta, in epoca meno remota i giapponesi di Mitsubishi col Pajero. Ma i padroni della scena sono stati, e sono tuttora, Jeep, Ford, Land Rover, Mercedes e Toyota, autentici specialisti del settore. Ed è a loro che si deve la nascita, su queste solidissime basi, dei Suv, ovvero gli Sport Utility Vehicle: fuoristrada ingentiliti, meno rozzi e spartani, persino lussuosi. La moda ha attecchito e il mondo ne è pieno.
Ma i fuoristrada come quelli d’origine, seppure relegati in una nicchia di mercato riservata ai mezzi da lavoro o a irriducibili appassionati del puro offroad, resistono al tempo e alle mode. E c’è chi è temerario a sufficienza per lanciare modelli nuovi. Come DR Group, che con il marchio ICH-X ha deciso di scommettere sui fuoristrada duri e puri, proprio come quelli d’una volta. Dopo l’ICH-X K2 (234 unità vendute nel 2024), ecco dunque l’ICH-X K3, novità del momento. Come tradizione per il gruppo molisano, si tratta d’un veicolo d’origine cinese, derivato dalla Jetour Traveller del gruppo Chery, aggiornato con interventi legati a estetica e allestimenti. Lunga 4,70 metri, larga 2, alta 1,80, con un passo di 2,80 metri, l’auto presenta forme squadrate, con una carrozzeria realizzata per il 75% con acciaio ad alta resistenza.
La distanza dal suolo è di ben 22 cm e generosissimi sono gli angoli d’attacco e d’uscita (20 e 30 gradi). Il motore è un 2.0 litri 4 cilindri turbo benzina da 245 cv abbinato al cambio DCT a 7 rapporti. Elemento distintivo è il sistema di trazione integrale XWD BorgWarner di sesta generazione con bloccaggio differenziale intelligente a slittamento limitato, in grado di decidere autonomamente se procedere con 2 o 4 ruote motrici e di distribuire la potenza in misura diversa tra ruote dello stesso asse in base alle asperità del fondo. Ciò detto, l’abitacolo presenta finiture di lusso e assicura un comfort che non t’aspetti su un’auto del genere. Discorso simile per le dotazioni, destinate a rendere piacevoli e sicuri anche i trasferimenti su asfalto. Tra i plus spiccano gli Adas, in linea con quelli dei concorrenti più blasonati, ma senza incidere troppo sul prezzo, che è di 43.900 euro per la versione a benzina, 2.000 in più per la bifuel benzina/GPL.
Non è tutto. Coloro che entreranno in uno dei 400 showroom del Gruppo DR per acquistare un’auto, che sia una ICH-X K3 o un qualsiasi altro modello della holding molisana (titolare anche dei marchi DR, EVO, Sportequipe e Tiger) scopriranno un’altra novità: in tutti i punti vendita è previsto infatti l’allestimento di un corner dedicato al Birba, quadriciclo elettrico con il quale DR Automobiles debutta con l’ambizione di «rivoluzione la mobilità urbana». Lungo meno di 3 metri (2.980 mm) è alimentato da una batteria da 14 kW ed è in grado di toccare i 90 km/h, con autonomia dichiarata di circa 182 km. Guidabile a 16 anni, offre 2 posti e un vano bagagli da 700 litri. Non è un veicolo low cost (costa 12.900 euro), ma la dotazione di serie è ricchissima, comprendendo volante multifunzione, quadro strumenti LCD a colori, connessione Bluetooth e Radio Dab plus, 2 altoparlanti, supporto per smartphone, alzacristalli elettrici, aria condizionata, telecamera con funzione parking assist e molto altro.