
Tiger, il ruggito britannico. Torna l’esclusivo brand inglese sotto la regia DR. Esordio con il crossover Six, poi Eight e Nine

DR punta su Birba per conquistare il mercato dei quadricicli. Nuovo EV con potenza di 14 kW e 182 km di autonomia

Tiger, il ruggito britannico. Torna l’esclusivo brand inglese sotto la regia DR. Esordio con il crossover Six, poi Eight e Nine

Tiger, il ruggito britannico. Torna l’esclusivo brand inglese sotto la regia DR. Esordio con il crossover Six, poi Eight e Nine
Da piccolo operatore a gruppo multimarche, capace di occupare spazi di mercato sempre più ampi: parliamo di DR Group, la holding di Macchia d’Isernia che dopo aver stretto alleanze con Chery, Jac e Baic, ha siglato un accordo strategico anche con la cinese Dongfeng, con la quale collabora per la riscoperta del marchio inglese Tiger, acquisito nel 2022 e ora in rampa di lancio in Italia (successivamente anche nel resto d’Europa) con i modelli Six, Eight e Nine: due crossover e un monovolume, destinati a proporre alternative interessanti ai “soliti” padroni del mercato.
Delle tre new entry è appena arrivata nelle concessionarie la prima, ovvero il Tiger Six, crossover di 4,60 metri disponibile con motore 4 cilindri 1.5 turbo benzina 16 valvole da 177 cv/300 Nm abbinato a un cambio DCT a 7 rapporti, un meccanico/sequenziale con possibile funzionamento automatico. Proposto a 29.900 euro, si profila come un’opportunità interessante per lo stile accattivante, lo spazio vivibile a bordo e le dotazioni complete in materia di sicurezza e comfort. Certo, è “solo” una trazione anteriore e non è disponibile l’opzione 4x4, né è prevista per ora una versione ibrida (dovrebbe arrivare entro fine anno), ma viene proposta, con 2.000 euro in più (31.900) anche con alimentazione benzina/GPL, che riduce le emissioni e ha le carte in regola per recitare un ruolo importante sul mercato del bifuel, dove il gruppo molisano si destreggia già bene.
Il brand Tiger ha origini inglesi e il suo fondatore, Jim Dudley, ha recitato un ruolo nel motorsport di scuola britannica. Ciò detto, il piano di rilancio del marchio mira a realizzare una linea di crossover che di sportivo e accattivante deve avere solo l’aspetto, mentre i fattori distintivi dei nuovi modelli devono essere eleganza, comfort, sicurezza e, come tradizione di DR Group, prezzo competitivo. E la Tiger Six offre tutto questo, come si evince al primo impatto con il frontale caratterizzato da una grande calandra e da sottili gruppi ottici a Led, e con la linea di fiancata slanciata, impreziosita da maniglie integrate nelle portiere e dalle finestrature piuttosto sottili. A dare un tocco di classe ulteriore i cerchi in lega di alluminio da 20 pollici verniciati in grigio e nero. Nell’abitacolo spicca sulla plancia il grande dual screen da 24,6 pollici complessivi, che comprende il quadro strumenti digitale e lo schermo touch del sistema multimediale.
La dotazione di serie è ricchissima e il grande tetto panoramico rappresenta un plus di gran pregio. L’auto è dotata di numerosi sistemi di assistenza alla guida (Adas), tra cui il cruise control adattivo, il parcheggio automatico con retrocamera dotata di linee guida dinamiche, il dispositivo che evita collisioni frontali e laterali, il rilevamento dell’angolo cieco, il mantenimento di corsia, la frenata d’emergenza automatica. Il volante con tasti multifunzione è rivestito in ecopelle ed è regolabile in altezza e profondità; il sedile del guidatore è regolabile elettricamente in 6 posizioni con supporto lombare elettrico, memoria e funzione di benvenuto. Tra i tanti plus, spiccano gli specchietti retrovisori ripiegabili, riscaldabili e regolabili elettricamente, il portellone posteriore automatico, la tendina copribagagli, le porte USB avanti e dietro, il bracciolo centrale posteriore con portabicchieri, tutte le sedute regolabili, il bracciolo anteriore refrigerato.
Una volta in movimento si resta sempre connessi con la ricarica wireless integrata e la temperatura ideale assicurata dal climatizzatore automatico bizona. Quanto al comportamento dinamico, è quello che ci si può attendere da un’auto a trazione anteriore con sospensioni indipendenti all’avantreno (MacPherson) e multilink al retrotreno: non un’auto aggressiva, ma ben equilibrata e sincera nel “dialogare” con la strada e comunque capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi. La velocità massima (ove consentito) è di 185 km/h e i consumi sono contenuti in 7,8 litri/100 km. Valore aggiunto, la garanzia estesa a 5 anni, che ovviamente coprirà anche la Tiger Eight, in arrivo entro l’estate, e il monovolume Tiger Nine atteso per fine anno.